Il presente vede una Roma impegnata in una proibitiva rimonta in campionato e in un Europa League che può regalare l’unica vera gioia della stagione; il futuro invece rimane pieno zeppo di punti di domanda destinati a rimanere tali ancora per un po’ di tempo. Un esempio è il nuovo allenatore, con il nome di Sarri ancora caldo, ma nel frattempo ci si gode un Ranieri che sta realizzando l’ennesimo capolavoro della sua carriera. Come da lui stesso sottolineato, a prescindere da come terminerà la stagione, è tornato senso di appartenenza alla maglia e legame con la tifoseria, cose che si erano perdute prima del suo arrivo.
Gli ottimi risultati ottenuti in questo 2025 portano sicuramente la firma dei giocatori più rappresentativi della squadra, come un Mancini finalmente leader a tutto tondo, un Koné in versione Kanté del Leicester in mezzo al campo, un Angelino tra i migliori esterni in circolazione ed un Dybala semplicemente campione, niente di più. Eppure l’avvento di Ranieri è stato anche la miccia per la riscossa dei gregari, quei calciatori ritenuti fin lì flop o inadeguati, che si stanno invece rivelando risorse preziose.
Basti pensare a Celik, disastroso da esterno alto e reinventato dal tecnico braccetto di destra, con prestazioni di livello che l’hanno addirittura lanciato titolare al posto di Hummels. C’è Pisilli a centrocampo che era già elemento valido ma sta dando conferme in tal senso, ogni volta che viene chiamato in causa. E che dire di Shomurodov, partente sicuro sia in estate che a gennaio che, al netto di un killer instinct sotto porta latente, si danna l’anima, e contro il Porto è stato preziosissimo. Gli stessi Soulé e Baldanzi stanno uscendo dal guscio grazie a Ranieri, che ha fatto scoprire al popolo giallorosso una Roma B sconsciuta.
Nelsson, Salah-Eddina e Gourna-Douath: anche i nuovi sono utili
Il discorso può essere allargato anche ai nuovi acquisti del mercato invernale, nomi non altisonanti, che non hanno fatto battere il cuore ai tifosi, ma che nell’ottica delle rotazioni per arrivare carichi alle gare di Europa League si stanno rivelando utili per il campionato. Rensch era il forse il più pronto ed è un jolly che in rosa fa sempre comodo, mentre Gourna-Douath risulta essere il più interessante in ottica futura, per età e doti. Nelsson è un carro armato che Ranieri ha gettato nella mischia per difendere i risultati, mentre Salah-Eddine è ancora tutto da scoprire, dopo l’esordio a Parma di domenica scorsa.