Giorni di rientri questi, con i vari giocatori impegnati con le rispettive Nazionali pronti a rimettersi a disposizione dei propri allenatori. A Roma ben 15 ne deve riabbracciare Juric, che da giorni ormai ha solo la sfida contro l’Inter in testa, in programma domenica 20 ottobre, alle 20:45, in un Olimpico ancora in aperta polemica con i Friedkin. Una delle più classiche occasioni per invertire la rotta di una stagione che più travagliata non si poteva fin qui, contro un avversario di livello.
Pian piano Juric testerà le condizioni dei nazionali, per capire su chi potrà contare contro i campioni d’Italia in carica. Ad oggi l’11 titolare è un bel rebus, con qualche certezza sì ma anche molte varianti da valutare. A cominciare da una difesa che, davanti al beniamino dei tifosi Svilar, vedrà il probabile impiego del terzetto Mancini-N’Dicka-Hermoso, con Celik ed Angelino sulle fasce. Quest’ultimo potrebbe però scalare dietro, al posto dell’ex Atletico Madrid, come già fatto in passato, con Zalewski ad agire sulla sinistra.
A tutto Koné: chi insieme a lui?
Dubbi che sicuramente si protrarranno per quanto riguarda la mediana, che vede diverse opportunità per il tecnico croato: dovrebbe trovare ancora spazio Manu Koné, che oltre ad essere diventato titolare della Nazionale francese, sembra un elemento che sta riuscendo pian piano a convincere anche Juric delle sue doti. Chi insieme a lui? Cristante è l’opzione più logica, ma occhio alla solita mina vagante Pisilli e ad un Enzo Le Fée finalmente ristabilito e pronto a reclamare spazio.
A supporto di Dovbyk: in tre per due posti
L’ottima notizia per la Roma in attacco riguarda il solito Artem Dovbyk, che sembra aver smaltito subito gli acciacchi patiti in Nazionale, dove è comunque andato in rete contro la Repubblica Ceca, e si prepara a guidare l’attacco contro l’Inter. In tre per due posti a supporto dell’ucraino: tutto gira intorno all’enigma Dybala, che sembra recuperato e sarà titolare nel caso dia garanzie dal punto di vista fisico. Baldanzi e Soulé sono gli altri due a giocarsi la maglia da titolare, con il primo decisamente più in forma fisicamente e mentalmente rispetto all’argentino.