Sta piano piano delineandosi il quadro delle panchine di Serie A, e si contano sulle dita di una mano le squadre che daranno continuità al lavoro di quest’anno. Prendendo le prime 8 classificate, solo il Napoli è sicuro di continuare con Conte, con la Juventus ancora indecisa se proseguire con Tudor o cambiare anch’essa. Chi si è appena aggiunta al mucchio è un’Inter che, come comunicato da Sky Sport oggi, ha deciso di separarsi di comune accordo con Simone Inzaghi, che lascia dunque la nave nerazzurra dopo 4 anni, 6 trofei e 2 finali di Champions League dal finale amaro.
Il tecnico è atteso da un contratto da 52 milioni in due anni all’Al-Hilal, un’offerta irrinunciabile che non ha eguali a livello di tecnici, e i primi regali per la rosa a sua disposizione potrebbero essere Theo Hernandez e Osimhen. Pochi minuti fa l’annuncio ufficiale del club nerazzurro ed il toccante saluto di Inzaghi a società e tifosi, ringraziati a dovere per il sostegno di questi anni. Inter che pensa a Fabregas e De Zerbi come sostituti, una scelta da operare in fretta visto l’imminente Mondiale per Club, ed anche in termini di squadra ci sono decisioni importanti da prendere: dopo aver salutato Le Fée, alla Roma interessano particolarmente quelle relative a Frattesi e Zalewski.
Parola al nuovo tecnico
Si è molto parlato del duro confronto avuto tra Inzaghi ed il centrocampista classe ’99, estremamente deluso per non essere stato impiegato nella finale col PSG. Aggiuntosi agli attriti avuti in inverno per il poco impiego, era chiaro come il rapporto tra i due non potesse proseguire, rianimando le voci di addio di Frattesi verso una Roma che continua a sognarlo sul mercato. Il sì del mister all’Al-Hilal può però cambiare tutto e rilanciare le aspettative del giocatore, comunque legato ai colori nerazzurri e speranzoso di scalzare un Mkhitaryan ormai datato.
In bilico anche il futuro di Nicola Zalewski, non più così certo della permanenza in nerazzurro: sul polacco pende un riscatto a 6,5 milioni che con Inzaghi appariva certo, vista la stima del tecnico verso una giocatore non titolare ma ottimo dalla panchina, funzionale su entrambe le fasce. Anche per lui però tutto rimesso in discussione, con un’unica grande verità: l’ultima parola spetterà al nuovo tecnico, che darà disposizioni su questi due fronti una volta insediatosi ad Appiano Gentile.