La sensazione era quella, ma in mattinata sono arrivate le conferme attese: Juric rimane sulla panchina giallorossa, per ora chiaramente. De Rossi era stato esplicitamente esonerato dai Friedkin per i risultati non soddisfacenti delle prime gare, o almeno questa è stata la versione ufficiale, ma il tecnico croato non sta facendo meglio, anzi. Va da se che il suo operato è sotto esame, dopo l’ennesima resa sul campo di un Verona che veniva da 6 sconfitte nelle ultime 7, con un nuovo ribaltone dietro l’angolo.
Saranno inevitabilmente 4 giorni di fuoco per lui quelli che vanno da giovedì sera a domenica pomeriggio, intervallo di tempo che divide le sfide contro Union Saint Gilloise e Bologna, prima di una sosta per le Nazionali che rischia di essergli fatale. Senza risultato pieno sarà addio, posto che i Friedkin lo hanno preso per “vincere trofei”, come da loro dichiarato, e per centrare un obbiettivo Champions League che manca dal 2019. Intanto per il post Juric spunta un ex Roma tra i candidati.
Montella pronto per la Roma
Nei prossimi giorni la proprietà si dedicherà a ricerca e annuncio del nuovo CEO, posto che non può rimanere ancora vacante come l’ultimo mese abbondante, poi si vedrà che fare con l’allenatore. Il Corriere dello Sport lancia l’indiscrezione secondo cui Vincenzo Montella sarebbe pronto a dire sì alla Roma. Un ritorno che avrebbe del clamoroso, ma comunque un profilo di stampo giallorosso che farebbe sicuramente piacere ad un ambiente arrabbiato e sfiduciato.
Stando al quotidiano, nonostante l’ottimo lavoro svolto con la Nazionale turca, tanto da portarla ai quarti di finale dell’ultimo Europeo, il richiamo di una panchina di club, a maggior ragione se si tratta della “sua” Roma, potrebbe essere troppo irresistibile per rifiutarla. Rimarrà in attesa di notizie l’Areoplanino, così come la tifoseria, al momento rassegnata ad una stagione mediocre e a rischio peggioramento.
Lampard attenzionato
Montella è il piatto del giorno, ma nel menù sono già presenti altre pietanze che stuzzicano il palato dei Friedkin: da Mancini e Ranieri fino a Potter, anche se il preferito sembra essere Frank Lampard. L’inglese cerca riscatto dopo aver guidato ad interim il Chelsea nel finale della stagione 2022/23, e la Roma potrebbe fare al caso suo. Certo, la proprietà dovrebbe a quel punto spiegare l’esonero di De Rossi, allenatore promettente e con un legame forte con l’ambiente, per “inesperienza”, e l’ingaggio di un alter ego in fatto di esperienza, straniero, che non sa la lingua e non conosce il campionato. Ma con Dan e Ryan aspettiamoci di tutto.