Al netto di un’Europa che non c’è più, che quanto meno permetterà alla Roma di preparare una gara a settimana senza affanni, da qui a fine stagione non ci si fermerà più. 9 atti di quello che si spera possa essere un poema epico e non una tragedia, che culmini con un inatteso ritorno in Champions League che tutto il popolo giallorosso attende dalla stagione 2018/19, ultima volta nella massima competizione europea. Serviranno tutti, nessuno escluso, soprattutto per sopperire all’assenza di un Dybala unico ed insostituibile. In primis Ranieri spera di ritrovare il vero Koné.
Dopo essere stato unico lumicino nel buio totale dell’era Juric ed aver impattato in maniera roboante nei primi mesi con Sir Claudio, qualche piccolo passaggio a vuoto c’è stato, prestazioni più sottotono che lo hanno addirittura portato a giocare 12′ nell’andata contro l’Athletic Club e 0 al ritorno. “Qualcuno ha giocato per se stesso, ma non dico chi è”, aveva detto Ranieri dopo la partita con l’Empoli, e che si riferisse a Koné era una della ipotesi più accreditate, tant’è che è successivamente arrivata la panchina al San Mames.
Nella conferenza pre Lecce invece un messaggio dichiaratamente lanciato a Manu: “Si è riposato con me e ha fatto bene con la Francia. Giocherà titolare se avrà recuperato da questi giorni, altrimenti verrà in panchina con noi”. In Nazionale è stato semplicemente straripante, ma ora Ranieri vuole rivedere quel centrocampista totale che ha dimostrato di essere, per distacco il miglior acquisto estivo della Roma (20 milioni al Borussia Monchengladbach).
Koné con Cristante a Lecce
Chiaramente un modo per stuzzicare Koné e portarlo ad alzare il suo livello in maglia giallorossa quelle parole in conferenza, posto che, con la rifinitura effettuata al mattina, Ranieri aveva già deciso cosa fare per il match del Via del Mare. Salvo sorprese il francese sarà titolare a Lecce, con muscoli e corsa che saranno necessari per contrastare una squadra dinamica e pronta a sputare sangue per ottenere punti salvezza. Accanto a lui più Cristante di Paredes, con il primo rimasto a Trigoria durante la pausa per le Nazionali ed il secondo ultimo a rientrare nella capitale dopo gli impegni con l’Argentina.