Una nuova vita quella che Marash Kumbulla sta vivendo allāEspanyol, dopo anni difficili a Roma tra infortuni e prestazioni opache. A Cronache di Spogliatoio il difensore classe 2000 ha ripercorso la sua avventura in giallorosso: āIn quelle annate lƬ con la Roma era impossibile non vincere. Quella Conference League vinta, quella finale di Europa League. Cāera un clima incredibile, ti spingevano. Cāera il magazziniere della squadra, si chiamava Roberto, mi faceva troppo ridere perchĆ© ero in panchina, lui si girava verso di noi e ci diceva āCome si fa a non vincere con questo clima qui?ā. Ed era effettivamente impossibile, cāera sempre il sold-outā.
E proprio quella coppa alzata sopra il cielo della sua madre patria ĆØ il ricordo indelebile che si porta dentro: āNon mi sarei mai aspettato di vincere un trofeo in Albania, ma fatalitĆ la finale si giocava a Tirana, e dunque non poteva che finire cosƬ. La vittoria della Conference League ĆØ stato uno dei momenti piĆ¹ belli della mia vita in generale, rappresentava la chiusura di un cerchio. Aver vinto la prima coppa a casa mia, a Tirana, e poi migliaia di persone a festeggiare a Roma il giorno dopo. Ć stato bellissimo. Mi viene in mente la mia foto con in mano lo striscione āLazio ti-rana brutta ariaā, mi ha fatto morire dal ridereā.
Chiosa di Kumbulla anche sulla finale di Europa League persa: āLāho vissuta da fuori per infortunio, purtroppo ĆØ andata male. Ha fatto male sia perchĆ© non potevo giocare sia perchĆ© abbiamo perso ai rigori, e lo sappiamo che non dovevamo neanche arrivarci. Taylor? Se nāĆØ parlato per molto tempo in spogliatoioā¦ ormai ĆØ andata non si puĆ² fare piĆ¹ niente.ā
Ora lāEspanyol: āContento di averlo scelto, mi ha dato continuitĆ ā
Nonostante le difficoltĆ dunque unāesperienza che Kumbulla porta nel cuore quella di Roma, felice perĆ² ora di quella intrapresa in Spagna: āLāEspanyol mi ha dato continuitĆ . Quando abbiamo battuto il Real Madrid non ci volevo credere, anche quando ha fischiato la fine sono rimasto in tensione perchĆ© non mi sembrava vero. Sono contento di aver scelto lāEspanyol, aveva bisogno di giocare dopo lāinfortunio e in un giorno e mezzo ero qui dopo la loro chiamata. Lo stadio e il centro sportivo sono strutture incredibili e allāavanguardia, una cosa importante per un calciatore e per un gruppo piĆ¹ unitoā.