Se non fosse bastata una delle stagioni più travagliate della storia recente della Roma, prepariamoci ad un mese abbondante di fuoco, su tanti fronti. Il campo in primis, che vede la squadra alla viglia di un derby cruciale per la rincorsa al fondamentale piazzamento Champions, passando poi per un mercato che vede Dahl vicino alla permanenza al Benfica ed una questione allenatore più caotica che mai. La lista post Ranieri è nelle mani dei Friedkin, l’annuncio è vicino stando a Sir Claudio, e alla proprietà non resta che scegliere tra quei 3-4 nomi ancora non depennati.
Quello di Stefani Pioli è il profilo più accreditato degli ultimi giorni, benché Il Corriere dello Sport segnali oggi che non c’è stato ancora nessun contatto ufficiale tra le parti. La difficoltà principale sarebbe quella di mettere sul tavolo argomenti che lo convincano a rinunciare ad un contratto da 12 milioni netti all’anno, gentilmente offerto dall’Al-Nassr, ma non è un mistero che un ritorno in Italia, in una piazza calda ed importante come Roma, stuzzichi non poco l’ex Lazio e Milan.
Meno spinosa invece la situazione di Maurizio Sarri, ai box ormai da più di un anno dopo le dimissione da allenatore dei biancocelesti. Il tecnico nato a Napoli, ma marcatamente toscano, non aspetta altro che un progetto stimolante in una big per rimettersi in gioco, e la Roma sembra fare al caso suo. Fu molto vicino nel 2021, quando poi i Friedkin sorpresero tutti con l’arrivo di Mourinho, e c’è un altro aspetto da non sottovalutare: il tecnico ha già lavorato con Paulo Dybala, e la stima tra i due è decisamente alta.
Montella e Vieira defilati
Un testa a testa tra Pioli e Sarri dunque, sempre con un piccolo margine per una sorpresa dell’ultimo minuto, da non escludere in casi come questo. Le piste esotice Emery e Fabregas non hanno preso piede, Gasperini sembra ormai accantonato e più defilati rimangono i profili di Montella e Vieira. Nomi questi ultimi due che convincono meno la Roma, anche per il minor impatto che avrebbero sulla piazza, oltre al fatto che il primo ha un Mondiale da affrontare fra un anno con la sua Turchia, mentre il secondo ha un Genoa alle spalle che lo vuole assolutamente confermare, dopo l’ottimo rendimento mostrato in questa stagione.