Modi diversi di prepararsi ad un finale di stagione che si prospetta infuocato, soprattutto per una lotta al 4° posto che vede coinvolta anche la Roma. C’è chi come la Juventus decide di puntare su Tudor al post di Motta, per dare una sferzata ad un ambiente depresso, mentre i giallorossi rimangono ancorati alla certezza Ranieri, autore dell’ennesimo miracolo della sua carriera. Ancora per poco però probabilmente, visto che Sir Claudio sembra intenzionato a passare dietro le quinte a giugno, e quella de tecnico del futuro rimane una questione spinosa.
Al di là dei tanti nomi fatti in queste settimane, uno scenario deve essere ben chiaro a chi ama i colori giallorossi: Tanto Ranieri quanto Ghisolfi hanno chiarito che la situazione legata al settlement agreement con la UEFA non permetterà al club di muoversi liberamente nelle prossime sessioni di mercato, e ciò si traduce inevitabilmente in una cosa: niente rivoluzione della rosa a giugno. Qualcuno partirà e qualcun altro arriverà , questo sì, ma chi accetterà di guidare la Roma deve essere consapevole che dovrà di base lavorare con ciò ce ha a disposizione, spiega il Corriere della Sera di oggi.
Di qui dunque la riflessione principale su tutta questo tema, che va oltre la scelta di un allenatore giochista o risultatista, esperto o alle prime armi: quale tecnico è disposto ad accettare un mercato condizionato ed una rosa non costruita da lui stesso? Una bella domanda, e va da se che l’eventuale qualificazione o meno alla prossima Champions League inciderà come un macigno su tutta la questione. Ciò che è evidente dunque è che l’allenatore del futuro dovrà volere fortemente la Roma, essere convinto della piazza, a prescindere da quelle che saranno le condizioni che troverà .
Da Gasperini a Sarri, Montella da non scartare
Se è vero ciò che abbiamo appena spiegato poco fa, il tutto potrebbe essere un problema per Gasperini, forte dal punto di vista tecnico ma spesso in contrasto con l’Atalanta in tema mercato, e il fatto di non poter chiedere ciò che vuole potrebbe allontanarlo da Roma. Potenzialmente più comprensivo Sarri, desideroso di rimettersi in gioco poco più di un anno dall’addio alla Lazio, e non è da scartare l’opzione Montella, sicuramente con meno potere per avanzare pretese al club ed abituato a lavorare con ciò che ha a disposizione, essendo attualmente ct di una Nazionale (Turchia).