Si è concluso il match tra Monza e Roma, valido per la settima giornata di Serie A, con il risultato di 1-1. Un risultato che non accontenta nessuno, ma che fa sicuramente più piacere ai brianzoli che hanno visto una grande reazione dopo aver subito il gol di Dovbyk. I giallorossi, invece, risultano meno contenti del risultato, che non sblocca di certo il momento cupo della squadra. Inoltre, a far discutere ancora di più è il contatto in area di rigore tra Kyriakopolous e Baldanzi, uno step on foot, che però non ha portato l’arbitro Federico La Penna ad assegnare il calcio dal dischetto a favore dei giallorossi.
L’arbitro non è infatti stato richiamato dalla Sala Var per visionare l’episodio del presunto rigore su Baldanzi e questo, probabilmente, scatenerà ancor di più le proteste della Roma. Ma perché il direttore di gara ha ritenuto opportuno non assegnare il fallo? A spiegarlo è Luca Morelli: “Stando alle immagini, non ci sarebbe stato un chiaro step on foot, ma piuttosto un contatto laterale, di un giocatore che non stava neanche guardando in quella direzione. Per quanto mi riguarda, è corretta la decisione di lasciar correre“.
Roma, Marelli: “Contatto simile a quello su Di Lorenzo”
L’arbitro Luca Marelli ha analizzato, immagini alla mano, il fallo di Kyriakopolous e Baldanzi: “È un episodio simile a quello che successe la scorsa settimana al Napoli con l’intervento di Di Lorenzo e il fatto che neanche in questa occasione il VAR sia intervenuto, fa capire la linea tracciata. Questa tipologia di intervento, non è uno step on foot chiaro, perché questo avviene soltanto se c’è un piede sopra al piede. Le altre combinazioni sono interpretabili dagli arbitri. Sebbene in questo caso la porzione di piede è maggiore ed evidente rispetto alla scorsa settimana, il VAR ha deciso di non intervenire con l’on field review. Il piede del giocatore del Monza rimane sopra il piede di Baldanzi per una frazione di secondo. Sono dell’idea che questi contatti non dovrebbero mai fischiati”.