La sosta per le Nazionali è passata in archivio e per la Roma è tempo di pensare alla ripresa delle azioni di campo. La stagione è ancora lunga ed i giallorossi desiderano risalire la china di una classifica deficitaria. Per rendere questa impresa realtà, i Friedkin hanno deciso di scommettere su un allenatore che conosce bene l’ambiente e che ha sempre avuto stima ed affetto da parte dei tifosi. Si tratta di Claudio Ranieri, pronto a sostituire Ivan Juric per dare serenità e tranquillità ad un ambiente finito nel caos.
Il coach di Testaccio dovrà compiere l’ennesima ed ultima grande impresa di una carriera ricca di trionfi e successi. Il 73enne starebbe preparando nel più minimo dei dettagli la sfida contro il Napoli, in programma domenica 24 novembre alle ore 18:00. Una gara difficile, contro la prima della classe. Il classe 1951 avrebbe scelto i due uomini che giocheranno sulle corsie esterne da quinti. A destra toccherà, infatti, all’esperienza e l’affidabilità di Stephan El Shaarawy; a sinistra, invece, verrà confermato il solito Angelino.
Roma, El Shaarawy per il rilancio
Già nell’ultimo match disputato contro il Bologna, El Shaarawy ha dato prova di essere uno dei punti fermi di questa Roma, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. Il Faraone è reduce da una doppietta e giocate di alto livello, con le quali si sarebbe guadagnato la titolarità a discapito di un Zeki Celik apparso in difficoltà. Il 32enne ha saputo reinventarsi nel corso degli anni, diventando un esterno a tutta fascia in grado di sacrificarsi per i compagni.
Lo stesso El Shaarawy conosce bene Ranieri, essendo già stato allenato da quest’ultimo nel 2019. L’allenatore di Testaccio sa che per riportare la Lupa dove merita di stare serviranno i colpi del numero 92, una delle poche note positive delle ultime settimane sotto l’ombra del Colosseo.
Roma, Angelino cerca riscatto
Dopo un avvio di stagione da autentico protagonista, Angelino ha abbassato l’asticella e sta vivendo un calo di prestazioni. Lo spagnolo è stato utilizzato da braccetto di difesa nella retroguardia a 3 – ruolo a lui non congeniale – ed ha dato prova di essere un pesce fuor d’acqua, non potendo dare libero sfogo alle sue qualità offensive. Ranieri lo riutilizzerà nella sua posizione naturale da quinto, per regalare alla Roma un’arma in più in fase di spinta.
