Che mercato sarà quello della Roma è ancora tutto da decidere, con questi che sono i primi giorni in cui Massara, in sinergia con Ranieri e Gasperini, sta cominciando a pianificare il tutto. C’è tanto da fare, soprattutto per una difesa che vede in Aguerd una nuova idea, ma il diktat è sempre lo stesso: vendere per rispettare i paletti della UEFA e poi pensare alle entrate. Il tutto possibilmente entro il 30 giugno, e gli addii di Shomurodov e Paredes, vicini e pronti ad aggiungersi a quelli di Le Fée, Dahl e Zalewski, potrebbero non bastare. Il maggior indiziato a sacrificarsi per far sistemare i conti potrebbe essere Evan N’Dicka.
Di certo non colui che la Roma voleva prendere in considerazione per una cessione, posto che il prescelto sembrava dover essere Angelino, ad un passo dall’Al Hilal per quasi 25 milioni. L’operazione non si è chiusa prima del Mondiale per Club, cosa che ha contribuito all’uscita di scena di Ghisolfi, e non si sa se il tutto si potrà riaprire a luglio. Ecco perché, spiega Il Messaggero, l’attenzione si sposta su un N’Dicka che vale 40 milioni e costituisce una plusvalenza pulita per il club, visto il suo arrivo due anni fa a zero dall’Eintracht Francoforte.
Solo l’ivoriano sembra avere un mercato di un certo tipo e poter garantire il maxi guadagno che la Roma cerca entro la fine di giugno, ma qual è il piano di Massara? Le intenzioni del nuovo direttore sportivo sarebbero quelle di non vendere N’Dicka, un pilastro della rosa su cui costruire uno zoccolo duro che possa durare nel tempo e permettere a Gasperini di costruire un futuro vincente, ma è chiaro che di fronte ad un’offerta congrua sarebbe difficile dire di no. A maggior ragione se queste arrivasse dalla Premier League.
Newcastle e Manchester United alla porta
Un giocatore che garantisce una costanza di rendimento ottima ed una tenuta fisica più unica che rara (Evan non ha saltato un solo minuto dell’ultima Serie A) fa inevitabilmente gola a tante squadre, e sono soprattutto Newcastle e Manchester United a mostrare interesse: i Magpies possono offrire la partecipazione alla prossima Champions League, mentre i Red Devils non hanno coppe ma rimangono un club di grande prestigio. Palla nelle mani della Roma e di Massara, che dovrà capire se il sacrificio di N’Dicka sarà qualcosa di necessario o evitabile.
