In quanti ci saremmo fatti una grossa risata, qualche mese fa, di fronte alla prospettiva di un Roma in piena corsa per i posti europei in campionato ed in procinto di giocarsi il ritorno degli ottavi di Europa League con il vantaggio del 2-1 dell’andata. Eppure questo è ciò che ha fatto Claudio Ranieri, riportare in vita una squadra allo sbando più totale, tanto nelle idee calcistiche quanto nella testa, ed ora le prospettive per il futuro sono decisamente migliori. Già buoni segnali alla fine dell’anno, ma il 2025 è da sogno, come testimoniato dai numeri.
Come sapientemente riportato da Sky Sport, nessuno ha performato come la Roma in Europa, con dati che hanno dell’incredibile: nelle 10 partite di campionato disputate, i giallorossi hanno accumulato 26 punti, per una ovvia media di 2.60 punti a partita. Meglio di colossi come Bayern Monaco e Liverpool, che stanno dominando i loro rispettivi campionati, rispettivamente con 25 punti in 10 gare (media di 2.50) e 25 in 11 (media di 2.27), e anche dell’Inter capolista in Serie A, che ne vanta “solo” 21 in 11 (media di 1.19). Solo il PSG, che ne ha anch’esso 25 ma in 9 partite, potrebbe potenzialmente stare davanti.
Con Ranieri tutti importanti
Numeri da far girare la testa, che stanno regalando alla Roma un campionato dal sapore nuovo e dolcissimo. Contro l’Empoli squadra dominante anche se poco cinica, capace di portare a casa uno 0-1 (il terzo nelle ultime 5) che vale altri tre punti importanti ed il 4° clean sheet nelle ultime 5 partite. Grazie alla sconfitta della Fiorentina al Maradona di Napoli, giallorossi per la prima volta da tempo immemore virtualmente in Europa, frutto di un 7° posto che però non può soddisfare, posto che l’obiettivo minimo è andare a prendere il Bologna distante 4 punti.
Un concetto fondamentale Ranieri sta facendo passare in queste settimane di gestione delle energie tra campionato ed Europa League: tutti importanti e nessuno indispensabile, cosa che sta permettendo all’allenatore di avere risposte da chiunque butti in campo, in un 11 titolare ogni volta difficile da prevedere. Dopo l’Empoli, testa subito rivolta alla trasferta a Bilbao, dove il clima che la Roma troverà sarà di quelli da battaglia vera.