Poco più di 24 ore separano la Roma dal ritorno in campo, e il tempo delle lunghe chiacchere susseguitesi dal post Bologna in poi è finito. Tutto nelle mani di un Ranieri che dovrà essere capace di compiere l’ennesimo miracolo della sua carriera, che lo ha visto capace di imprese come la vittoria della Premier League con il Leicester, l’ultima salvezza col Cagliari e quelle confezionate proprio alla guida dei giallorossi. Si parte dalla difficile trasferta di Napoli, con ancora il dubbio Dybala da sciogliere e senza la spinta del pubblico amico.
Trasferta vietata per i residenti nel Lazio, con i tifosi che si rivedranno prima a Londra contro il Tottenham e soprattutto all’Olimpico con l’Atalanta, ma nel frattempo è apparso un nuovo striscione a Trigoria con un messaggio ben preciso: “Giocatori e presidenza… adesso portate rispetto a chi di Roma è l’essenza”. Un chiaro riferimento al trattamento che ci si aspetta che squadra e club portino nei confronti di Ranieri, un uomo del popolo giunto per la terza volta nella capitale, dopo aver appeso fischietto e cronometro al chiodo, per andare in soccorso di ciò che più ama.
L’entusiasmo di giocare come bambini
Supporto totale dunque della tifoseria al tecnico di Testaccio, ed ora parola al campo, che deve subito far vedere quantomeno un miglioramento nella testa e nella fiducia, prima ancora che nella tattica. Proprio su questo si è concentrato Ranieri in conferenza stampa: “Un mago? No, serve una persona normale che dia fiducia e risolva problemi. Dove sono stato io ho sempre cercato di tirare fuori il bambino che è dentro di loro; dobbiamo ritrovare l’entusiasmo di giocare come bambini. Se faccio ancora questo mestiere è perché il mio sogno è ancora vivo”.
Proprio in virtù di questa voglia di vedere anzitutto una reazione emotiva da parte dei suoi, non troppi i concetti di campo inculcati da Ranieri in questa settimana abbondante di lavoro. Blocco basso e diga davanti alla difesa per trovare quella solidità e compattezza completamente smarrita nel tempo, che ha portato la squadra a subire 17 gol in 12 gare di campionato. Davanti il solito Dovbyk a sostenere la Roma, con accanto El Shaarawy e Soulé pronti al rilancio, in attesa di capire se Dybala sarà della partita.