Una giornata particolare, caratterizzata dalla notizia della scomparsa di Papa Francesco, ma a Trigoria c’è una Roma che prepara la sfida all’Inter. La speranza è riposta in un Soulé che sta prendendo per mano i giallorossi, mentre chi spera un giorno di tornare nella capitale da protagonista è Luigi Cherubini. Il classe 2004, cresciuto nelle giovanili giallorosse, è alla sua prima stagione tra i “grandi”, in B in una Carrarese in lotta per la salvezza, e con 4 gol e 3 assist in 31 apparizioni il suo contributo lo sta dando.
Il giovane si è raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com, partendo da cosa significa per lui la maglia giallorossa: “Per me la Roma è tutto. Ho pensato subito, troviamo l’accordo con il club e proseguiamo questo percorso insieme (contratto prolungato fino al 2027, ndr). Ovviamente essere accostati a Juventus e Milan è un piacere, significa che sto lavorando bene. Ma sono stato 12 anni in giallorosso e la mia big è la Roma. È un riconoscimento, lei mi ha dato tantissimo e io le ho restituito tutto fin da piccolo, perché so il valore della maglia, del tifo… è difficile da spiegare”.
Un Lupacchiotto vero insomma, che con la maglia della Magica ha trovato l’esordio un anno e mezzo fa (2 minuti in Roma-Slavia Praga del 10 ottobre 2023) grazie ad un certo José Mourinho: “Non ho neanche la forza di dirti cos’è lui, una persona tale che ad ogni allenamento hai lo stimolo di dare tutto. Ha allenato grandissime squadra e quindi ti leghi a lui umanamente. Quando questo accade fai fatica a sbagliare le partite, è difficile che accada perché hai quella cosa dentro. Ha sempre messo la faccia coprendo i problemi che nella squadre sussistono. Lui dà tutto per noi e noi diamo tutto per lui”.
“Pisilli un crack, ho subito mandato un messaggio a Bove”
Il focus dell’intervista a Cherubini si è poi spostato su vecchi compagni di squadra della Roma Primavera, a cominciare da Niccolò Pisilli: “Oltre alla qualità tecniche la sua dote migliore è la costanza. Lui è sempre lo stesso, che giochi o non giochi è sempre la stessa persona. È un giocatore che vede calcio, un crack. Ti piace come accarezza la palla, ‘Piso è Piso’. In primavera sono stato anche con Pagano, anche lui è molto forte”.
Parentesi inevitabile su Edoardo Bove, suo ex compagno ed amico: “Gli ho subito mandato un messaggio appena è successo, so che vuol dire per i propri familiari trovarsi in un momento così. Ti segna a vita. Edo è un ragazzo genuino e per bene, fa calcio come un ragazzo di 30 anni che ne ha già giocati 10 in Serie A. Dispiace quando succedono queste cose, fortunatamente anche lui la può raccontare. Si merita tutto il meglio, non c’è altro da dire”.
