Non c’è pace per la Roma, che in Belgio contro l’Union SG porta a casa solo un pareggio, poco utile per la classifica di Europa League, per calmare i tifosi e per un Juric il cui destino sembra segnato. Ennesima prestazione incolore per i giallorossi, che sembrano totalmente slegati dalle idee del proprio allenatore, tatticamente ed emotivamente. Uno dei pochi a salvarsi nella grigia serata di giovedì è stato Gianluca Mancini, ultimo baluardo a reggere la difesa ed autore del gol che aveva illuso i capitolini, prima dell’1-1 siglato da Mac Allister.
Il classe ’96, da 5 anni nella capitale, si è preso la responsabilità di parlare ai microfoni di gianlucadimarzio.com, e il primo tema è stato inevitabilmente l’apparentemente complicato rapporto con l’allenatore: “Juric ha ancora in mano la squadra, noi lo seguiamo. Questo è certo. Cerchiamo di fare quello che ci chiede e quello che prepara al meglio delle nostre possibilità”. Parole già sentite che però, almeno per il momento, non si stanno riflettendo in campo.
Interessante la chiosa su Hummels, rimasto a sorpresa in panchina anche in Belgio: “Sono un ammiratore di Mats, perché sono più giovane di lui. L’ho visto al bar con i miei amici durante la finale di Champions. Mi viene spontaneo chiamarlo ‘il professore’ perché si capisce solo a guardarlo che è un campione, si è integrato davvero bene nel gruppo. Anche se gioca poco è sempre positivo e parla molto con noi, cerca di motivarci. Le scelte tecniche di Juric? Mi limito ad osservare. Non posso rispondere perché questo è compito degli allenatori”.
Mancini: “Europa League? Ci crediamo”
L’attenzione è poi chiaramente andata sulla partita contro l’Union SG, che non ha lasciato soddisfatto Mancini: “Il mio gol conta fino a un certo punto. Era importante vincere, e per occasioni create meritavamo qualcosina in più. È stata una partita sulla lotta. Abbiamo cercato di fare il massimo di quello che ci chiede Juric, e siamo delusi e arrabbiati per il risultato perché volevamo i tre punti”.
Con Tottenham, Braga, Eintracht Francoforte e AZ Alkmaar all’orizzonte, il percorso in Europa League si complica molto, ma il centrale della Roma rimane fiducioso: “Sicuramente ci crediamo perché la Roma non è fuori. Sappiamo che avremo delle partite molto toste con squadre forti. Cercheremo di ribaltare la situazione e di andare avanti”.