Dovevano essere giorni concitati, di grandi cambiamenti in casa Roma subito dopo la partita con il Bologna, è così è stato. Via un Juric sicuramente colpevole ma lasciato in balia di un ambiente che non lo ha mai riconosciuto come valida guida della squadra, dentro un Ranieri che in pochi giorni ha riportato, con il solo dono dell’eloquio, un po’ di fiducia in un ambiente spento. L’esordio domenica contro la bestia nera Napoli, dopo aver vinto la panchina giallorossa in mezzo ai tanti candidati sondati dai Friedkin.
Un nome molto caldo era quello di Vincenzo Montella, altro ex giallorosso importante che, in conferenza stampa prima del match contro il Montenegro, è tornato sulla possibilità di allenare i capitolini: “Roma? C’è sempre molta speculazione nel calcio. A volte ci saranno delle critiche, ma mi sento ancora amato qui, sono davvero felice in Turchia. Se un giorno me ne andrò il presidente della Federazione sarà il primo a saperlo, abbiamo un buon rapporto e possiamo parlare di qualsiasi cosa. Tutti possono stare tranquilli, sto qui. Adesso smettiamo di parlane, è una distrazione”.
Calhanoglu blocca Montella: “Stai qui”
La sensazione, lampante anche con altri candidati alla panchina, è che fossero in pochi quelli disposti a prendere in mano una Roma allo sbando totale, ancor prima fuori dal campo che dentro. Montella comunque aveva anche l’attenuante di avere un contratto in essere con una Nazionale che lo stima e con cui sta facendo ottime cose. A testimoniare l’ottimo rapporto con ambiente e giocatori anche Calhanoglu, che ha anch’esso detto la sua circa i fatti della settimana scorsa.
“Abbiamo sentito che Montella era ricercato dalla Roma, ma gli abbiamo detto ‘Stai qui’. Siamo tutti molto felici con lui e vogliamo che rimanga”. Turchia che giocherà questa sera in Montenegro (0 punti), dove basterà un pareggio per vincere il proprio girone di Nations League ed essere promossa in Lega A, il tutto dopo aver concluso gli ultimi Europei con un ottimo quarto di finale. Acqua passata ormai, con la Roma ora nelle mani di un Ranieri pronto a mettere a disposizione tutta la sua esperienza per risalire la china.