Questa prima settimana post campionato ci sta facendo capire che saranno davvero poche le conferme nelle varie panchine di Serie A quest’anno. Il domino degli allenatori è impazzito tutto d’un colpo, e in queste ore le prime mosse decisive e concrete stanno smuovendo le acque in maniera importante. La notizia del giorno è sicuramente la firma di Massimiliano Allegri col Milan, un ritorno importante fortemente voluto dal nuovo Ds Igli Tare, pronto a ridare vita ad un Diavolo più che mai spento e scoraggiato.
La logica conseguenza è stata la prepotente accelerata di De Laurentiis per la permanenza di Conte, dopo che la separazione sembra cosa scontata. Proprio Allegri era il prescelto per sostituire il tecnico neo campione d’Italia, ma sembra che le doti persuasive del presidente del Napoli hanno sortito l’effetto sperato, permettendo al Milan di piazzare l’affondo decisivo. Chi sembra essere rimasta col cero in mano in tutta questa storia è la Juventus, che oltre alle incognite sull’allenatore si prepara a salutare anche Cristiano Giuntoli.
Juventus, rebus allenatore e rivoluzione dirigenziale
Che i bianconeri volessero puntare forte sul ritorno di Conte non è un mistero, e la pista era in effetti molto calda. Questi nuovi sviluppi però rendono però la questione allenatore un rebus per la Vecchia Signora, che stanno vedendo un altro papabile profilo come quello di Gasperini prendere la via di Roma. Non è escluso a questo punto che possa rilanciarsi la candidatura di un Tudor che resta comunque l’attuale allenatore che guiderà la Juventus al Mondiale per Club. Ovvio però che tutto passa dalla rivoluzione dirigenziale in atto.
Le scelte fatte da Giuntoli l’estate scorsa sono effettivamente risultate fallimentare, a cominciare da Thiago Motta in panchina e proseguendo con una campagna acquisti che ha visto tanti soldi spesi e pochissimi giocatori valorizzati. La chiusura del rapporto è imminente, e come riportato da Nicolò Schira non è finita qui: anche Peppe Pompilio e Stefano Stefanelli si preparano a lasciare la Juventus, e va da se che la situazione di caos sia totale dalle parti di Torino.
Da Gasperini a Sarri
Concitazione totale poi anche nella capitale, su tutte e due le sponde. Come detto, Roma in chiusura con Gasperini, chiamato a far ricredere la piazza sulla sua persona con le sue ampie doti di allenatore, mostrate in 9 anni all’Atalanta sontuosi. Lazio invece che preme per il ritorno di Sarri, visto che lavoro e risultati ottenuti da Baroni non sono piaciuti a Lotito.