Far esultare i romanisti per più di cinquanta volte da centrocampista, alzare una coppa al cielo da miglior calciatore del torneo, portare sulle spalle il peso e l’orgoglio di una città. È questa la storia tra Pellegrini e la Roma, fatta di momenti altissimi ma anche di passaggi duri, come quello che sta vivendo adesso. I numeri lo hanno sempre sostenuto, hanno certificato l’impatto e la qualità di un giocatore che, nel corso degli anni, ha saputo essere decisivo anche sotto porta. Ma in questa stagione, la più complicata da quando indossa la fascia da capitano, il vento è cambiato.
La stagione difficile di Pellegrini
La Roma ha attraversato settimane difficili, tra cambi di panchina e una classifica che ha preso forma solo nella seconda parte dell’anno. Pellegrini ne è rimasto coinvolto più di quanto ci si potesse aspettare. L’esonero di De Rossi, i fischi all’Olimpico, le prestazioni sottotono e, soprattutto, una centralità che sembrava essersi persa. Con Ranieri in panchina, le panchine sono state dodici, con cinque ingressi a gara in corso e tre sostituzioni all’intervallo. Un dato che racconta molto del momento che sta vivendo, pur in presenza di parole sempre rispettose e incoraggianti da parte dell’allenatore.
Dal punto di vista realizzativo, il calo è altrettanto evidente. Solo tre gol e due assist in trentadue partite, un rendimento che lo riporta indietro nel tempo, addirittura alla stagione 2015-16 quando vestiva la maglia del Sassuolo agli inizi della sua carriera. Da allora, anno dopo anno, aveva sempre alzato l’asticella, raggiungendo picchi anche in doppia cifra per quanto riguarda gol e assist. Adesso invece la produzione si è quasi azzerata, e con essa anche la sensazione di essere il faro tecnico della squadra.
Futuro in bilico
Eppure, non tutto è perduto. Anzi, è proprio ora che può tornare a fare la differenza. Restano cinque partite e in palio c’è ancora l’Europa, che solo pochi mesi fa sembrava un miraggio. Quattro scontri diretti e un’ultima giornata in cui la Roma potrebbe chiudere in crescendo, lasciandosi alle spalle una prima parte di stagione da dimenticare. Il futuro di Pellegrini sembra essere lontano dalla capitale, ma è ancora in tempo per riscattare la sua annata.