“Tutti aspettavano la normalità di Claudio, sono passati dallo Special One al Normal One”, queste le parole rilasciate al Corriere dello Sport da Pietro Chiodi, agente di Claudio Ranieri, che ha svelato la nomina che lo attende al termine della stagione e la durata contrattuale. Ranieri ha siglato un contratto di due anni da “senior technical manager”: sarà consulente della proprietà per tutte le questioni sportive del club. C’è tempo però per pensare al domani, il focus è sul presente e riguarda come ribaltare questo inizio di stagione.
Archiviata l’ultima sosta del 2024, in questi giorni Ranieri ha ritrovato tutti i giocatori impegnati nell’ultima settimana con le rispettive Nazionali e ha iniziato a preparare il suo terzo esordio sulla panchina della Roma, che avverrà domenica in casa del Napoli capolista in campionato. Un impegno che, ad oggi, sembra quasi proibitivo.
La squadra di Antonio Conte è lanciata verso la lotta Scudetto e arriva da un buon pareggio per 1-1 contro l’Inter a San Siro. I giallorossi, invece, hanno perso 4 delle ultime cinque partite di campionato, con l’ultimo ko con il Bologna che è costato la panchina a Ivan Juric, e si trovano al dodicesimo posto in classifica con 13 punti, appena 4 lunghezze sopra la zona retrocessione. Sir Claudio sa non di avere tempo da perdere e in questi giorni ha dettato le condizioni per la risalita.
Atteggiamento positivo e obiettivo rimonta
Dai giocatori ai tifosi, passando per lo staff tecnico, Ranieri ha chiesto a tutti il massimo supporto per rilanciare la squadra. Il tecnico di Testaccio ha ricevuto attestati di stima e ammirazione all’interno dell’ambiente giallorosso: il suo ritorno servirà anche a ristabilire la serenità perduta e eliminare il caos che ha caratterizzato Trigoria negli ultimi mesi.
Adesso, però, la sua priorità è conquistare punti e risultati. Quindici anni fa, quando Rosella Sensi lo chiamò al posto di Spalletti, cominciò con una vittoria per 2-1 a Siena, stesso risultato ottenuto anche nel 2019 contro l’Empoli quando subentrò a Di Francesco. Il terzo debutto si annuncia decisamente più complicato, ma Sir Claudio ha chiesto alla squadra di approcciare il prossimo trittico di partite con un atteggiamento positivo.
Napoli, Tottenham e Atalanta, che sembrano insormontabili, sono state definite da Ranieri come “belle” sfide, evidenziando il valore emotivo e motivazionale del confronto. L’obiettivo è sfruttare ogni gara per costruire fiducia e un’identità solida.
La rincorsa è un terreno noto per Ranieri: nel 2009/10 subentrò alla Roma a zero punti dopo tre giornate e portò la squadra a lottare per lo scudetto fino all’ultimo turno. Dopo 12 partite, la Roma aveva proprio 13 punti, appena una posizione in più rispetto a quella attuale. L’allenatore romano è consapevole che il traguardo europeo è ancora raggiungibile, ma richiede costanza e determinazione, qualità che intende trasmettere ai suoi giocatori.
Morale alto e aiuto dai senatori
Per prima cosa, Ranieri ha lavorato sulla testa dei giocatori. Già nella conferenza stampa di presentazione, il tecnico ha sottolineato il massimo impegno nelle partite precedenti: l’obiettivo è riportare il morale alto, facendoli di nuovo divertire in campo, ma al tempo stesso servirà la massima concentrazione e attenzione a ogni minimo particolare.
Sarà fondamentale anche l’esperienza e la leadership dei suoi “senatori” per rilanciare la Roma e uscire dal momento difficile. Il tecnico sa che, per invertire il trend negativo, servono non solo interventi tattici ma anche un contributo determinante in termini di personalità e mentalità. La difesa è il reparto dove l’esperienza può fare la differenza. Hummels e Hermoso, nonostante i recenti problemi fisici e le difficoltà di adattamento, sono chiamati a mettere a disposizione la loro visione e la loro calma nei momenti più complicati.
In mezzo al campo, Bryan Cristante dovrà ritrovare brillantezza e intensità. Dopo un periodo di appannamento, il centrocampista ha l’opportunità di dimostrare di essere ancora un pilastro per questa squadra. A guidare il reparto ci sarà Lorenzo Pellegrini, il capitano, che con la sua creatività e carisma è chiamato a trascinare i compagni.
In attacco, la Roma ha bisogno di maggiore incisività. Paulo Dybala è il talento su cui si fa più affidamento per inventare giocate decisive e ribaltare le partite. Stephan El Shaarawy, con la sua duttilità, può fornire soluzioni diverse in fase offensiva, mentre Artem Dovbyk, con sei reti all’attivo, è l’uomo gol di questa squadra. Tuttavia, per essere più efficace, il centravanti ucraino necessita di maggior supporto dai compagni, sia in termini di rifornimenti che di movimenti senza palla.
Piano tattico e assenze
Servirà la miglior preparazione tattica per tornare a far girare la squadra nel migliore dei modi. Ranieri ha detto di aver visto i giocatori correre a vuoto nelle precedenti partite, sintomo di una squadra che ancora non è riuscita a trovare la quadra tattica ideale per rendere al meglio. Sicuramente, i vari avvicendamenti sulla panchina non hanno aiutato.
De Rossi aveva cominciato il ritiro estivo con l’idea di giocare con il 4-3-3, poi è stato costretto a cambiare alla fine della preparazione passando alla difesa a tre, tra alcune scelte sul mercato e una maggiore attitudine di alcuni elementi al modulo con la difesa a tre. Non ha fatto in tempo a lavorarci che è stato esonerato, costretto a lasciare la situazione in mano a Juric, il cui stile di gioco di uomo contro uomo a tutto campo è stato “rigettato” dai calciatori.
Per il suo esordio al Maradona, Ranieri dovrà affrontare anche qualche assenza. Hermoso e Hummels, infatti, sembrano destinati a saltare anche questa partita: il difensore spagnolo punta a tornare in campo giovedì contro il Tottenham, mentre il centrale tedesco, che ha trascorso gli ultimi giorni in Germania per un attacco di febbre, riprenderà ad allenarsi solo oggi a Trigoria.
Un alone di mistero avvolge le condizioni di Dybala: l’argentino sarebbe dovuto tornare ad allenarsi con il gruppo ieri, secondo i piani dello staff tecnico, ma ha continuato a lavorare individualmente. Ora gli restano solo due allenamenti completi, oltre alla rifinitura di sabato, per convincere Ranieri di essere pronto a giocare.
Ritorno alla difesa a 4
Ranieri ha sfruttato questi preziosi giorni di lavoro per studiare la rosa e trovare la formula più efficace per il gruppo. Le prime prove tattiche della settimana sono orientate verso un ritorno alla difesa a quattro, affidandosi a uno schema classico come il 4-4-2, che in passato gli ha regalato molte soddisfazioni. Le scelte in difesa sono quasi obbligate. La linea a quattro dovrebbe vedere Celik a destra, Mancini e N’Dicka al centro, con Angelino sulla sinistra.
La vera novità tattica riguarda Lorenzo Pellegrini. Ranieri sembra intenzionato a rilanciare il capitano giallorosso sulla fascia sinistra, un ruolo che il giocatore ha già ricoperto in passato con buoni risultati. La scelta è strategica: sfruttare la visione di gioco, la tecnica e la capacità di Pellegrini di inserirsi tra le linee per creare superiorità numerica e servire palloni preziosi agli attaccanti.
A centrocampo, Ranieri ha diverse carte da giocare. Koné sembra essere in pole position per un posto da titolare, grazie alla sua dinamicità e capacità di spezzare il gioco avversario. Cristante, Paredes, Pisilli e Le Fée partono alla pari e si contendono l’altro posto in mediana.In attacco, spazio alla coppia Dybala-Dovbyk. Ranieri spera di recuperare l’argentino per il match del Maradona, che rappresenta una grande opportunità di rilancio, un’occasione per dimostrare che la Roma può ancora dire la sua.