Angelino custode, c’è un esterno più forte in Europa? Ancora Roma per Paredes

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Lorenzo Zucchiatti
8 min di lettura
Angelino e Paredes, Roma

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“40 points, clean sheet… champagne for my players”. Siamo abbastanza sicuri che qualsiasi appassionato di calcio, romanista e non, si ricordi perfettamente questa citazione di Claudio Ranieri, perché in fondo quel Leicester campione d’Inghilterra, nella stagione 2015/16, lo abbiamo tifato tutti. Per chi non ricordasse l’aneddoto contestualizziamo: dopo una prima parte di stagione che lancia le Foxes al comando della Premier, la sconfitta col Liverpool ed i pareggi con Manchester City e Bournemouth permettono il sorpasso dell’Arsenal, e tutti pensano che la favola sia giunta al termine.

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Con la sua simpatia e maestria nell’alleggerire la situazione, ecco la frase di Sir Claudio, uno dei tormentoni di quell’annata, ai quali si affiancheranno il “Dilly ding dilly dong” o il “big revenge” a Mourinho, a sostenere l’obiettivo salvezza raggiunto. Sarebbe stata una mossa teatrale fantastica vedere Ranieri aprire la conferenza stampa post vittoria sul Monza così, al netto di una Roma partita con obiettivi diversi da quel Leicester. Eppure appena tre mesi va evitare la retrocessione era l’unico tema reale nella capitale, per quello che dicevano classifica e stato psicologico della squadra.

Ma “Tinkerman” (armeggiatore, aggiustatore), soprannome datogli in Inghilterra, lo ha fatto di nuovo: ha “riparato” una squadra, o meglio un club, alla deriva più totale, ridando un senso ad una stagione che stava assumendo tratti drammatici. La classifica della Roma alla 13ª giornata, la prima con Ranieri in panchina, diceva 12° posto a +4 sulla retrocessione, e dopo le sconfitte con Napoli e Atalanta 15° a +3 sul terz’ultimo. Ora sono solo 2 i punti di svantaggio sulla Fiorentina 6ª, e la corsa all’Europa League è più viva che mai. Como e Athletic all’orizzonte, ma intanto il 4-0 al Monza ha regalato a Ranieri nuove indicazioni sulla squadra, a cominciare da un Angelino che fa invidia a tutta Europa.

Angelino tuttofare: gol, assist e sempre in campo

Una chiosa sul rendimento che lo spagnolo sta avendo da settimane a questa parte è doverosa, e partiamo dai freddi ma pur sempre importanti numeri. Con quello al Monza Angelino sale a 3 gol stagionali, e con i 2 segnati contro Napoli e brianzoli si affianca ad Hakimi, Clauss e Sildillia tra i difensori più prolifici nel mese di febbraio tra i top 5 campionati europei (solo Jubal dell’Auxerre con 4 ha fatto meglio). A questo si aggiungono ben 6 assist distribuiti fra le tre competizioni ad avvalorare la sua enorme abilità nel cross, un fondamentale che in pochi ormai padroneggiano con facilità.

Dettaglio non trascurabile poi sono le 37 apparizioni su 38 partite disputate dalla Roma fin qui (solo nel 3-0 al Braga in Europa League non ha giocato), segno di un giocatore integro, sempre in forma, su cui Ranieri può contare. Andando oltre le statistiche possiamo serenamente affermare come Angelino sia l’MVP giallorosso di questi due mesi circa di 2025, sempre tra i migliori in campo ed instancabile tanto in fase offensiva quanto in quella difensiva, laddove qualche errore lo aveva commesso nella prima parte di stagione.

Meglio di Theo e Dimarco: i 5 milioni meglio spesi di sempre

A margine della gara contro il Monza, Emanuele Giaccherini, ai microfoni di Dazn, è piuttosto chiaro: “Theo Hernandez o Dimarco? Scelgo Angelino. Per stato di forma è il miglior terzino del campionato in questo momento”. E noi no possiamo che essere d’accordo con lui, visto che l’esterno dell’Inter non vive il suo momento di forma fisica migliore, mentre il milanista, tra prestazioni, ingenuità ed atteggiamenti sbagliati ha imboccato una spirare di negatività totale.

Con anche Cambiaso immerso nel vortice di una Juventus in difficoltà, il dualismo circa il miglior terzino della Serie A sembra essersi spostato nella capitale, con Nuno Tavares che, al netto di qualche acciacco fisico, è straripante se in giornata. Ma noi vogliamo esagerare, e quasi in maniera provocatoria chiediamo: attualmente c’è un esterno più forte di Angelino in Europa? Domanda alla quale è ovviamente impossibile rispondere in maniera univoca, visto che “De gustibus non est disputandum” per dirlo alla latina, e ci sarà sicuramente qualcuno che preferisce Nuno Mendes, Alphonso Davies, Grimaldo o Balde.

Tutti giocatori questi però che superano serenamente i 40 milioni di valore di mercato, e viene dunque da chiedersi quale sia quello del classe ’97 spagnolo a questo punto. Una cosa è certa: se pensiamo che, l’estate scorsa, il Brighton ha speso 30 milioni per Kadioglu, l’Aston Villa 45 per Maatsen e giocatori come Kerkez, Mykolenko, Estupinian e tanti altri sono valutati almeno una trentina di cucuzze, un plauso alla Roma per essersi assicurata Angelino a 5 milioni è più che doveroso.

Voglia di Roma: Paredes vicino al rinnovo

Altri protagonisti della partita col Monza sono stati giocatori direttamente coinvolti nella questione rinnovo, da un Pisilli alla prima apparizione post firma, cosa che lo ha definitivamente fatto entrare tra i “grandi”, ad uno Svilar, autore di una gran parata su Ganvoula, che sta trattando il prolungamento con aumento d’ingaggio (quadriennale a 3 milioni a stagione). E poi c’è Paredes, uno di quelli che più a beneficiato dell’arrivo di Ranieri, dopo che Juric lo aveva relegato nel dimenticatoio di Trigoria.

Da sicuro partente a fulcro del centrocampo giallorosso, e la voglia di Roma sembra essere tornata prepotentemente: dopo le voci di gennaio che parlavano di un giocatore pronto a fare carte false per tornare nel suo Boca Juniors, ora le ultime vedono un Paredes vicino ad un nuovo accordo con la Roma, che prescinda dalla qualificazione alla prossima Champions o Europa League, necessaria per il rinnovo automatico fino al 2026. Dettagli da limare ma voglia dell’argentino di proseguire la propria avventura nella capitale con un Dybala di nuovo nel progetto ed un Soulé finalmente vivo.

L’ennesimo segnale questo dell’effetto Ranieri sull’ambiente giallorosso: da un club che comincia ad affidarsi alle persone giuste ad un popolo romanista tornato ad avere fiducia nella squadra, fino a giocatori che vedono nella Magica non una semplice sosta ma un posto dove mettere radici. Premesse che fanno guardare al futuro con fede e speranza, tanto per un finale di stagione regalare gioie impensabili fino a poco tempo fa quanto per la Roma che verrà.

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Diplomato al liceo classico e laureato in Giurisprudenza, con una tesi in Diritto Sportivo sui contratti di sponsorizzazione, ho messo in stand-by la "carriera" da giurista per fare della mia passione, lo sport in generale ed il calcio nello specifico, una professione. Scrivere e, ancor di più, parlare di pallone è per me il sale della vita, qualcosa che potrei fare per ore senza annoiarmi. Il mio obiettivo è informare ed ispirare, attraverso racconti ed analisi approfondite, coloro che ogni giorno si interessano alle dinamiche dello sport. Tra le mie esperienze figura anche un Master in gestione ed amministrazione delle aziende sportive.
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