I Friedkin confermano Juric, ma a quale prezzo? Al campo l’ardua sentenza

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Francesco Mazza
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Dan e Ryan Friedkin

Confusione. Che questa parola caratterizzi la stagione che sta vivendo la Roma è ormai quasi inutile sottolinearlo, ma rappresenta perfettamente ciò che sta accadendo dalle parti di Trigoria. L’esonero di De Rossi ha sancito l’inizio di tutto questo caos, con i Friedkin che hanno preso una decisione avventata e per la quale potrebbero cercare rimedio tornando sui propri passi, cosa che però non è nei loro piani.

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Le ultime settimane dei giallorossi sembrano un gran premio della montagna infinito, per il quale non sembra esserci modo di vedere la vetta. E non si parla solamente di risultati, perché quelli non ci sono mai stati fin dal semaforo verde di questa annata, ma anche di come si stia gestendo quella che giorno dopo giorno sta diventando una situazione sempre più surreale, in cui c’è un allenatore che sembra destinato ad essere cacciato da un momento all’altro, ma che attualmente resta al comando della Roma.

Ultimatum per Juric

Dopo essere passato indenne al 5-1 subito in casa della Fiorentina, sembrava che un ulteriore passo falso potesse coincidere con la fine dell’avventura di Juric sulla panchina giallorossa. La vittoria con il Torino non ha però riacceso la luce e due giorni dopo una nuova sconfitta al Bentegodi contro un Verona in piena difficoltà, siamo invece qui a prendere atto della decisione di confermare il tecnico croato, seppur immediatamente dopo il fischio finale siano iniziate a circolare voci sui possibili sostituti, tra i quali oltre ai soliti noti si sarebbero aggiunti anche Paulo Sousa e Lampard.

Dalle ultime indiscrezioni sembrerebbe che i Friedkin non siano per nulla contenti dei risultati ma avrebbero dato ancora fiducia a tempo Juric, quasi come se si trattasse di un ultimatum della durata di altre due partite. Sembra essere un film già visto solo pochi giorni fa, ma ciò che accadrà da qui a domenica potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro dell’ex Torino. Più che una vera e propria mancanza di alternative di livello, a regalargli un’ulteriore chance sembrerebbero essere stati i tempi troppo stretti tra un impegno e l’altro, visto che la Roma affronterà giovedì l’Union Saint Gilloise e nel weekend il Bologna.

Certo è che confermare un allenatore che sembra non aver per nulla in mano il polso della situazione è un rischio molto grande da correre in una situazione come quella della Roma, che non può infatti permettersi ulteriori passi falsi vista la necessità di dover dare una sterzata decisa alla propria stagione ed ottenere risultati positivi immediati.

Due esami decisivi

Se questo azzardo si concluderà con un buco nell’acqua o potrà dimostrarsi vincente sarà però solamente il campo a dircelo e non ci sarà da attendere molto. Si comincerà tra due giorni con l’Europa League e la trasferta di Bruxelles contro l’Union Saint Gilloise, in cui i giallorossi dovranno dar seguito all’1-0 che ha permesso di superare la Dinamo Kiev e rilanciare le proprie ambizioni di qualificazione dopo la sconfitta con l’Elfsborg ed il pareggio all’esordio con l’Athletic Bilbao.

Archiviato l’impegno europeo per Juric ci sarà poi da focalizzarsi sul campionato e sul Bologna, prossimo avversario domenica all’Olimpico. Il match con i felsinei sarà l’ultimo prima della sosta per gli impegni delle nazionali, che impedirà di scendere in campo per le successive due settimane. In questo arco di tempo ci sarà quindi la possibilità per i Friedkin di analizzare la situazione e prendere una decisione che abbia come unico fine il bene della Roma.

Anche se dovessero arrivare risultati positivi, superare la crisi non sarà di certo facile e servirà unità d’intenti da parte di tutti, allenatore, giocatori e società. Proprio per i Friedkin, dopo un periodo così lungo di assenza e di silenzi, e viste le continue difficoltà sarebbe il momento di farsi vivi, di metterci la faccia e di dare delle spiegazioni riguardo le loro scelte a tutti coloro che amano la Roma e che sono stanchi di tutta questa confusione.

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Fin da piccolo, lo sport è stata la mia passione e crescendo ho capito quanto possa essere fondamentale per sviluppare valori positivi nelle persone. Inoltre, credo che la comunicazione al giorno d'oggi sia fondamentale in qualsiasi ambito della nostra vita. Per questi motivi, mi piacerebbe specializzarmi nel campo del giornalismo sportivo, con una predilezione nell'ambito della telecronaca.
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