Rinascita Pellegrini, Dybala leader: Ranieri padrone del derby

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Francesco Mazza
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Paulo Dybala con la maglia della Roma

Il fischio finale di Roma-Lazio ha sancito che la Capitale è nuovamente giallorossa, lasciando nel dimenticatoio, almeno per un attimo, i 12 punti che ancora dividono le due squadre in classifica. Per una notte però questa differenza si è annullata totalmente, regalando gioie e sorrisi ai tifosi capitolini, che negli scorsi mesi hanno dovuto subire tante delusioni nel vedere la propria squadra sfaldarsi quasi completamente. Questo derby ha però lanciato un segnale forte, tanto dal punto di vista tecnico quanto sotto il profilo della speranza in vista dell’immediato futuro, che dovrà portare ulteriori conferme dalle parti di Trigoria per lasciarsi completamente alle spalle tutto quanto accaduto nell’ultima fase del 2024.

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Ancora una volta è stata la serata di Claudio Ranieri, di un allenatore che fin dal suo ritorno sull’amata panchina giallorossa è riuscito a riaccendere piano piano la luce, faticando ad ottenere risultati immediati ma inculcando partita dopo partita la propria idea di calcio nella testa dei suoi giocatori. Visto che si trattava del primo impegno del 2025, il 2-0 rifilato ai biancocelesti segna il punto di ripartenza per la Roma, consapevole di avere in rosa alcuni elementi che hanno tutte le capacità di trascinare questa squadra dove merita di stare.

Pellegrini e Dybala sugli scudi

Del derby di domenica sera ci sono tante cose che vanno sottolineate, dall’approccio perfetto fino alla capacità di gestire il ritorno della Lazio nel secondo tempo, passando per le prestazioni di alcuni singoli come Hummels e Paredes, rivitalizzati da Ranieri quando sembravano essere diventati più problemi che soluzioni, e anche dall’importanza e dalla capacità di determinare che sta avendo Saelemaekers. Non si può però non soffermarsi su due giocatori come Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala, sui quali, per motivi diversi, vi era tantissima attesa, che è poi stata ripagata come meglio non si poteva.

Le difficoltà del numero 7 giallorosso nella prima parte di stagione sono cosa più che nota a tutti e non c’è nemmeno bisogno di ricordarle, ma in quella che è la partita più delicata e più sentita è stato in grado di tirare fuori una prestazione da Capitano. Praticamente nessuno lo aspettava in campo dal fischio d’inizio, invece Ranieri è stato premiato dalla propria intuizione, non solo grazie al gol realizzato da Pellegrini, ma per quanto è riuscito a dare fino al momento del cambio. Quella timidezza nel cercare la giocata ha lasciato finalmente spazio alle sue doti tecniche, con tante giocate importanti. È stata però anche e soprattutto una risposta dal punto di vista caratteriale, vista la fragilità che aveva mostrato fino a questo momento. Adesso la domanda sorge spontanea: “Sarà stata effettivamente la partita della rinascita? Oppure un’altra notte isolata ed illusoria come contro il Braga?”.

Sarà quindi solo il campo a raccontarci se Pellegrini sia tornato ai suoi livelli, cosa che invece già da qualche partita sta dimostrando Dybala, per buona pace di coloro che ne mettevano in dubbio l’importanza, arrivando quasi a considerarlo un problema. La Joya ha dato una nuova dimostrazione del perché Ranieri lo consideri fondamentale per la Roma se sostenuto dalla forma fisica, che in questo momento gli sta permettendo di rendere come ha sempre fatto nella propria carriera. E quasi ormai monotono sottolinearlo ma tutte le azioni pericolose passano dai piedi dell’argentino e, pur senza segnare, ne rimarcano il suo essere leader tecnico dei giallorossi, con anche il carisma di chi ci tiene davvero a questi colori e che i tifosi apprezzano.

Ranieri e il feeling con il derby

Come abbiamo anticipato, i meriti di questa fondamentale vittoria sono da attribuire anche a Claudio Ranieri, che ha saputo preparare nel migliore dei modi la partita, sorprendendo un po’ tutti al momento dell’annuncio dell’11 iniziale. L’intuizione di Pellegrini è da grandissimo allenatore, che conosce alla perfezione la propria rosa e che sa quando arriva il miglior momento per schierare ogni giocatore. Non si è trattato infatti di fortuna, ma di una semplice capacità di smorzare con le parole le attenzioni su un ragazzo in difficoltà per cercare di liberarlo dal peso delle sue responsabilità e permettergli di rendere come tutti si aspettano.

E poi è ormai un dato di fatto, ed è certificato dai numeri, che il derby sia il pane quotidiano di Sir Claudio, che da tecnico della Roma ha conquistato la quinta vittoria su altrettante stracittadine disputate, con il record di quattro successi consecutivi contro la Lazio in campionato. Cominciare il 2025 con questo entusiasmo non può che essere una nuova prepotente spinta verso la risalita in campionato, restando però con i piedi per terra, affidandosi ai propri leader ed al proprio condottiero in panchina.

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Fin da piccolo, lo sport è stata la mia passione e crescendo ho capito quanto possa essere fondamentale per sviluppare valori positivi nelle persone. Inoltre, credo che la comunicazione al giorno d'oggi sia fondamentale in qualsiasi ambito della nostra vita. Per questi motivi, mi piacerebbe specializzarmi nel campo del giornalismo sportivo, con una predilezione nell'ambito della telecronaca.
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