Sesta vittoria consecutiva all’interno delle mura dell’Olimpico, lì dove la Roma respira il profumo di casa ed il calore dei tifosi pronti ad esplodere in un boato alla prima mossa azzeccata. Contro il Genoa, i giallorossi sono scesi in campo ordinati e attenti, per poter conquistare tre punti in classifica importantissimi e riprendere così un ruolino di marcia con l’unico obiettivo di provare almeno a conquistare la piccola Europa. 3-1, è questo il risultato che gli uomini di Vieira si sono ritrovati a leggere sul tabellone, rimasti quasi inermi a guardare il calcio disegnato prima da Paulo Dybala e poi da Stephan El Shaarawy, sempre pronto a regalare un supporto importante alla propria squadra quando chiamato in causa.
Gli elementi da andare ad analizzare di questo match sono diversi e tutti frutto di un’attenta visione di Claudio Ranieri che ha saputo trasmettere ai propri ragazzi tranquillità , serenità e soprattutto organizzazione. che ha permesso di trovare soluzioni lì dove non sembravano esserci dato anche la difficoltà tattica di affrontare una squadra come il Genoa di Vieira, tra linee strette e ravvicinate. Dando fiducia invece agli uomini del Derby e trovando le sostituzioni adatti al momento adatto, il tecnico capitolino è riuscito a dirigere una partita equilibrata tatticamente e per questo vincente.
Roma, da Dybala a Dovbyk: gli elementi della vittoria
La gara dell’Olimpico contro il Genoa ha un significato speciale non solo per la Roma, ma anche per chi ha condotto la Roma verso il recupero della retta via in campionato. Paulo Dybala, è proprio lui l’uomo protagonista della serata, colui che avrebbe voluto festeggiare la 100ª partita in giallorosso, l’ottava consecutiva da titolare con una rete. Ed anche se questo in pratica non è successo, la Joya è comunque riuscito a portare tutto lo stadio alla standing ovation, grazie ad una prestazione sontuosa sotto ogni punto di vista. È infatti proprio il suo il primo vero guizzo della serata: al 9′ della gara, infatti, la traiettoria della palla si è andata a stampare sulla traversa, proprio all’incrocio dei pali.
Sebbene il primo tempo si stato insolitamente impreciso, anche per via degli spazi troppo stretti e occupati tutti dal Genoa, la Roma è riuscita poi a trovare il LA per dare il via alla sinfonia dell’Olimpico. Maestro d’orchestra? Ovviamente Dybala, che con un’apertura per Mancini, in posizione di terzino destro apre per Saelemaekers che trova l’inserimento di Pellegrini, tra gli sfortunati della serata. Miracolo di Leali che toglie la gioia del gol al capitano, ma che nulla può sulla ribattuta di Dovbyk, che sigla l’undicesimo sigillo stagionale.
Poi, come spesso accade dopo il gol, la Roma si rilassa andando a sottovalutare la voglia di riscatto dell’avversario. Ed è su calcio d’angolo disegnato perfettamente da Miretti che Masini approfitta della marcatura saltata di Pellegrini per calciare la palla al volo a sorprendere Svilar. Ma è proprio in questo momento che la partita dei capitolini è totalmente cambiata.
Roma, El Shaarawy cambia ritmo: tre punti alla Roma
I tempi in cui la Roma si disgrega dopo il gol ricevuto sembrano ormai così lontani tanto da far pensare soltanto ad un brutto sogno. Con Ranieri la squadra ha imparato a rimanere sempre unita, a non sottovalutare ogni minimo dettaglio che potrebbe fare la differenza. Ed è proprio così che sono arrivati gli altri due gol della serata, entrambi provenienti da azioni considerate dubbie dalla Roma e su cui l’arbitro aveva soprasseduto. La rete di El Shaarawy è infatti arrivata a seguito di un evidente fallo per le braccia larghe di Sabelli. L’azione però qui non si è interrotta, portanto Angelino a servire il Faraone che con un piatto sul secondo palo buca la rete di Leali.
Niente più facce tristi, niente disorganizzazione, ma soltanto voglia di concludere la partita con i tre punti. Dybala ed El Shaarawy, in versione invincibili, sgasano in ogni parte del campo: ed è proprio dal contrasto sull’ex della partita che nasce la terza ed ultima rete della serata giallorossa. L’arbitro lascia correre ancora una volta sul probabile calcio di rigore. La Roma non si arrende e con Koné buca l’assetto difensivo del Genoa. Nel tentativo di anticipare l’argentino, Leali devia la palla con il piede e la insacca alle sue spalle.
Roma, adesso occhio all’Europa
L’ennesima vittoria della Roma all’Olimpico è la dimostrazione che questa sia la vera medicina al mal di trasferta che porta i giallorossi ad arrancare. Adesso però per il cammino della squadra di Ranieri arriveranno due sfide troppo importanti, entrambe lontano dalle mura di casa. Contro l’AZ Alkmaar prima e poi contro l’Udinese, i capitolini dovranno sfatare il tabù dei tabù. Che sia proprio Ranieri l’allenatore che porterà la vittoria fuori casa dopo quasi un anno? Non ci resta dunque che attendere per avere una risposta certa; i tifosi, di certo, lo sperano.