In occasione di Roma-Inter la Curva Sud resterà fuori per quindici minuti ed in silenzio per protestare contro una dirigenza che, alle promesse, non sta facendo seguire i fatti. Bandiere vilipese, stemma mai restituito, disorganizzazione diffusa, merchandising approssimativo, scelta di persone inadeguate a rappresentare la Roma” E poi continua: “Per guidare la Roma non è sufficiente spendere soldi ma è necessario creare e rappresentare una società in cui ciascun Romanista possa rispecchiarsi e della quale essere orgoglioso. Famiglia Friedkin, esigiamo un cambio di rotta”.
Pochi estratti ma particolarmente significativi del comunicato della Curva Sud della Roma che appunto continua e vuole proseguire la propria contestazione nei confronti della società che non convince, che a detta di alcuni, non sembra aver troppo a cuore la squadra giallorossa. Nella puntata odierna di Romanzo Giallorosso, il daily podcast di SololaRoma.it andremo ad analizzare questa ennesima presa di posizione della tifoseria e quali potrebbero essere le soluzioni per far ritornare il sereno nella Capitale.
Il clima a Roma non è particolarmente sereno e soprattutto in vista di una partita così importante come quella contro l’Inter, che arriva dopo la sosta per le nazionali, c’è appunto bisogno di ritrovare un attimo la giusta energia, non solo sul campo, ma anche fuori. Già in vista dell’esonero di De Rossi, il tifo organizzato aveva annunciato una grande contestazione, rimanendo fuori dallo stadio nel match contro l’Udinese per 30 minuti. In quel caso, il silenzio quasi assordante dell’Olimpico aveva sortito l’effetto dei tifosi sulla squadra: in quel caso il match finì con il risultato di 3-0. Ma ciò che si evince dal comunicato della Curva Sud è un cambio di rotta da parte della società che sembra non essere ancora entrata nell’ottica di dover prendere in mano la gestione della squadra, dando segnali chiari ed evidenti che possano poi portare ad uno switch anche sul campo. Insomma, spesso nella gestione Friedkin si rivedono le ombre di quella di Pallotta, che appunto, alla fine si concluse con un nulla di fatto. Questa volta i tifosi, che non si sono lasciati ammorbidire dalle ultime prestazioni, chiedono qualcosa di più convincente, qualcosa che forse va anche al di fuori della vittoria.
La scelta di esonerare Daniele De Rossi e la decisione di arrivare a Juric, un tecnico alla sua vera prima esperienza in una big, sembra appunto una decisione presa all’improvviso, una scelta che non vede in essa un minimo di programmazione. Ma cosa potrebbe smuovere un po’ l’ambiente? Cosa farebbe piacere ai tifosi romanisti? Beh la risposta a questa domanda sembra piuttosto ovvia: non è di certo un mistero che la volontà della gente è quella di vedere in società una figura che conosca a pieno il valore della Roma, una figura come ad esempio quella di Francesco Totti, che incarna il romanismo a 360°. Una decisione meno fredda, un qualcosa che vada oltre i complicati calcoli dell’algoritmo o della necessità di fare business.
Da qui, come accennato prima, arriverebbe anche la necessità di guardare al prossimo futuro, di non limitarsi alla mentalità provinciale, ma di espandere i propri orizzonti, in maniera ovviamente non casuale. Quel che è chiaro da questa contestazione è che la gente vuole in qualche modo sentirsi protetta, rispettata, nei valori e nei risultati. Alcune iniziative, come quella di rendere più accessibile lo stadio anche ai portatori di disabilità, devono essere soltanto un punto di inizio, non di arrivo. Perché è anche da qui, dalla voglia di inclusività, che il tifo giallorosso passa. Inoltre, il tifoso vuole vedere che la società si prenda le proprie responsabilità o che quanto meno ci metta la faccia in alcune occasioni, se necessario arrivando anche a fare qualcosa di plateale.
Mandare Ghisolfi, al termine della sfida contro il Monza per commentare il rigore di Baldanzi è stata una scelta interessante, visto che il ds si è reso portavoce della squadra giallorossa e della delusione, della rabbia provata in quel momento. È da queste cose, che però non devono essere sporadiche e volte a rasserenare momentaneamente il pubblico che la gestione della società deve passare. Si spera dunque che in vista della partita contro l’Inter, i Friedkin inizino a farsi sentire e a gestire la squadra rispettando la storia giallorossa ed il suo valore. Per oggi è tutto, al prossimo episodio di Romanzo Giallorosso.