Non poteva arrivarci con morale migliore la Roma al primo atto del doppio confronto con l’Athletic Club, dopo una vittoria sul Como da vera big per gioco e carattere mostrato. La rimonta in campionato era qualcosa di inaspettato, che rilancia le speranze del club di confermare almeno l’Europa League, ma l’obiettivo principale resta cercare di vincere tale competizione per tornare in quella Champions che manca da troppo tempo. Il primo ostacolo Porto, al play-off, è stato superato non senza difficoltà, soprattutto per una gara d’andata caratterizzata da aspre polemiche da parte di Ranieri.
L’arbitraggio del tedesco Tobias Stieler proprio non era andato giù, non tanto per i singoli episodi quanto per una condotta di gara decisamente difficile da comprendere, molto più dura e severa nei confronti dei giallorossi. 8 ammonizioni e 1 espulsione per la Roma a fronte di 3 gialli per il Porto, oltre ad un atteggiamento di poco rispetto verso i giocatori. Sfogo di Ranieri che non è chiaramente passato inosservato alla UEFA e che costa caro al club: 20mila euro per le parole nei confronti dell’arbitro e del designatore Rosetti. Ma non solo, perché la multa è tripla: 11mila euro per “condotta impropria della squadra” e ulteriori 8mila per “atti di danneggiamento allo stadio”.
Le parole di Ranieri
Giusta o sbagliata che sia, questa è la decisione presa, per un Ranieri che parlava così al termine di Porto-Roma: “Avevamo chiesto il cambio sul gol degli avversari, e l’arbitro lo sapeva… Ora però parlo con Rosetti. Tutti sanno che lei è una persona integerrima, come fa a mandare un arbitro che penalizza sempre la squadra fuori casa? Con lui le squadre in trasferta hanno ottenuto al massimo un pareggio, queste cose lei le sa. In questo stadio caldo lei fa una designazione del genere, perché?”
Un Ranieri come raramente lo avevamo visto prima, che ha poi proseguito: “L’arbitro prometteva e dava cartellini a caso. Aspettava solo che che succedesse qualcosa per dare un rigore e far vincere il Porto. L’arbitro è convinto di aver fatto bene il suo lavoro, ma ci sono 8 ammonizioni e un rosso per noi. Qualcuna c’era per carità, ma non si può irretire l’avversario in questa maniera. Non volevo che i miei calcatori salutassero l’arbitro, non lo meritava. Non si può vedere una cosa del genere in campo internazionale”. Tempi passati che la Roma ha archiviato, con l’Athletic Club all’orizzonte.
