Con la pausa nazionali in corso, le vicende di campo vengono affiancate prepotentemente da quelli che sono altri problemi da risolvere in casa Roma. Dalle parti di Trigoria infatti, oltre a cercare una soluzione che possa permettere ai giallorossi di trovare maggiore continuità di risultati – e al rientro in campo arriva l’Inter – fondamentale sarà anche riuscire a porre rimedio a quella che è ancora la mancanza di un CEO.
Nel turbolento, a dir poco, inizio stagione che si è vissuto nella Capitale, l’esonero di De Rossi non è stato l’unico scossone. A livello dirigenziale infatti la Roma ha salutato anche Lina Souloukou, che dopo aver ricevuto diverse minacce, a seguito della notizie dell’allontanamento dell’ex tecnico, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni dal suo incarico. Da quel momento i Friedkin non sono ancora riusciti a trovare il sostituto adatto e più di due settimane dopo a regnare resta ancora l’incertezza.
Sfuma l’idea Vitali
L’ex amministratrice delegata ha quindi lasciato un vuoto importante da colmare, visto che i suoi incarichi erano molteplici e di notevole importanza. Souloukou aveva infatti importanti poteri decisionali sia per quanto riguarda il mercato sia per quelle che erano le scelte sugli allenatori, senza dimenticare tutto ciò che girava attorno alla costruzione del nuovo stadio, che dovrebbe nascere a Pietralta.
In un primo momento sembrava che la figura in grado di sostituire la greca fosse quella di Lorenzo Vitali, attuale General Consuel della Roma, che è stato anche presente all’inaugurazione del parco Niel Liedholm. Con il passare dei giorni però questa idea sarebbe andata sempre più scemando, con la necessità però di riuscire al più presto a trovare un nuovo CEO. I Friedkin continuano dunque la loro ricerca di una figura di fiducia, ma la loro costante lontananza da tutto l’ambiente giallorosso resta un fattore che non aiuta, anche sotto questo punto di vista.