Dritti verso il Milan, per vincere e sperare in qualche piccolo passo falso di Lazio e Juventus. Altro non può pensare la Roma in questa settimana di avvicinamento al match dell’Olimpico contro i rossoneri, dopo un ko di Bergamo che ha portato con se la delusione del mancato 4° posto in solitaria e la rabbia per il controverso episodio del rigore tolto a Koné. C’è però anche un’altra squadra giallorossa che si prepara ad un finale di stagione di fuoco, ed è il Catanzaro di Fabio Caserta.
Decisamente encomiabile il lavoro del club calabrese, capace di confermare il piazzamento play-off anche in questa stagione, e trattasi soltanto della seconda disputata nella categoria cadetta dal promozione dalla Serie C. Il primo ostacolo sarà il Cesena in gara secca, per andarsi a prendere la semifinale con lo Spezia e continuare a sognare, e il presidente Floriano Noto non può che essere soddisfatto. Intervistato da Calciomercato.com, in occasione della consegna del premio Maestrelli a Cassino, il numero uno del Catanzaro ha parlato anche di Ranieri, suo amico ed ex colonna delle Aquile da giocatore.
Questa la rivelazione: “Conosco Claudio da tantissimi anni ed ero sicuro che avrebbe riportato la Roma ai vertici. Lui ha la grandissima dote di riuscire a far esprimere sempre al massimo qualsiasi giocatore. Sarà fondamentale anche come dirigente. Quando ha lasciato il Cagliari lo scorso anno ho provato a convincerlo a chiudere la carriera a Catanzaro. Lui è legatissimo alla nostra società, è stato il capitano, ma mi ha detto chiaramente che sarebbe tornato solo per la Roma. Va bene così. Ora credo voglia stare più tranquillo con la moglie e, come ha detto lui, conoscere il mondo anche da viaggiatore”.
Ranieri e la somiglianza col papa: “Ora sanno perché smetto di allenare”
L’ennesima riprova dell’amore incondizionato di Ranieri per la Magica, con la Curva che prepara l’abbraccio finale a Sir Claudio contro il Milan, in quella che sarà la sua ultima panchina all’Olimpico. Un ultimo aneddoto Noto lo ha dedicato ad uno scambio di battute con il mister: “Che tipo di allenatore vorrà alla Roma per la sua successione? Di questo non parliamo mai. So che il tema è molto attuale, un po’ come quello col nuovo Papa. A proposito, l’altra sera gli ho girato la foto del nuovo pontefice, che in effetti somiglia molto a Claudio. Lui si è messo a ridere dicendo ‘Ora sanno perché smetto di allenare, ho un nuovo compito’. Non paliamo mai del nuovo tecnico. Claudio è una grande persona e un uomo di spessore”.