Claudio Ranieri si appresta a iniziare ufficialmente il suo terzo mandato alla guida della Roma. Il tecnico romano, che ha il compito delicato di risollevare una stagione già in crisi, ha ottenuto pieni poteri dai Friedkin nella sua sfera di competenza. Oggi come allenatore, domani come dirigente. Infatti, al termine della stagione assumerà un ruolo dirigenziale di consulente per la proprietà, supportando il club su tutte le questioni sportive.
Il Corriere dello Sport scrive che Ranieri diventerà come Klopp per il gruppo Red Bull o come Ibrahimovic per il Milan: una figura vicina alla proprietà, che orienterà le strategie a ogni livello. L’allenatore di Testaccio sarà l’uomo di calcio chiesto a gran voce negli ultimi mesi e che manca dalle parti di Trigoria da parecchio da tempo.
Sostegno
Nei primi giorni della sua terza esperienza alla Roma, Ranieri ha chiesto a tutte le persone che incontrava un supporto convinto per rilanciare la squadra. La conferenza stampa di presentazione ha mostrato un Ranieri determinato e carico, pronto a mettere in campo la sua esperienza e a pretendere il massimo dai giocatori. Il tecnico sa di non avere margini per commettere errori.
Cambiare l’inerzia della stagione
Non ci sarà tempo per adattamenti: il debutto di Ranieri sarà nel big match contro il Napoli, in programma domenica 24 novembre al Maradona. Una partita che potrebbe già dire molto sulle capacità del tecnico romano di invertire la rotta. Quindici anni fa, quando Rosella Sensi lo chiamò al posto di Spalletti, cominciò con una vittoria per 2-1 a Siena, stesso risultato ottenuto anche nel 2019 contro l’Empoli quando subentrò a Di Francesco.
Il terzo debutto si annuncia decisamente più complicato, in casa della capolista del campionato. Ranieri ha iniziato subito con sedute intense di allenamento a Trigoria, chiedendo ai giocatori uno sforzo extra in vista del trittico di partite con Napoli, Tottenham e Atalanta. Il tecnico romano ha già mostrato in passato la sua abilità nel gestire situazioni critiche e nell’unire lo spogliatoio.
Questa volta, il compito sarà ancora più arduo, considerando la delicata situazione interna della Roma, tra un ambiente teso e una tifoseria delusa. L’Europa, però, rimane un obiettivo possibile se i giocatori sapranno esprimere le loro qualità.