Claudio Ranieri, attuale allenatore della Roma, concluderà il proprio percorso sulla panchina giallorossa al termine della stagione. Tra i vari nomi valutati dalla dirigenza per guidare la squadra il prossimo anno spicca quello di Gian Piero Gasperini, considerato da molti l’opzione prioritaria per il futuro. Nonostante il contratto che lega Gasperini all’Atalanta, negli ultimi mesi sono emerse delle forti indiscrezioni su una possibile separazione tra il tecnico piemontese e il club bergamasco, alimentando le speculazioni sul suo approdo nella Capitale.
Un Gasperini per la Roma?
La Roma, sotto la guida dei Friedkin, ha già dimostrato la volontà di alzare l’asticella delle proprie ambizioni sportive. Purtroppo la rosa attuale presenta diversi limiti, specialmente se si considera il sistema di gioco che Gasperini predilige. Il suo modulo, storicamente basato su una difesa a tre, un pressing intenso e una grande dinamicità sugli esterni, richiede un organico strutturato ad hoc per sostenere queste esigenze tattiche.
Proprio per questo, il progetto Gasperini rappresenta una sfida sia tecnica che economica. Ma risulta comunque indispensabile, per un motivo chiaro: la Roma ha la necessità di trovare un tecnico capace di far entrare i giallorossi tra i favoriti per lo scudetto nelle quote Serie A e nelle gerarchie del campionato. La Roma, in sintesi, deve rispolverare quanto prima il suo storico blasone.
I problemi: difesa, fasce e centrocampo
Uno dei nodi principali è la necessità di rinforzi adeguati soprattutto in difesa. Mancini e Ndicka sono due centrali affidabili e hanno delle caratteristiche che potrebbero adattarsi al sistema difensivo di Gasperini, ma non bastano. Specialmente alla luce delle recenti difficoltà di Hummels, ora bersagliato dal tifo giallorosso, la cui età ovviamente non lo rende un prospetto futuribile. Da qui l’urgenza di inserire elementi più giovani e capaci di coprire ampi spazi in difesa, dotati di grande corsa e di spiccata dinamicità.
Un’altra priorità riguarda gli esterni, fondamentali nel sistema di gioco di Gasperini. Le fasce devono essere “morse” da giocatori in grado di garantire un costante contributo sia in fase offensiva che difensiva. Il nome è quello di Alexis Saelemaekers, perfetto sia per caratteristiche fisiche sia per il suo bagaglio tecnico. Il riscatto del cartellino del belga, attualmente in prestito alla Roma, rappresenta una priorità assoluta, ma si dovrà fare i conti con le richieste del Milan.
A centrocampo la situazione è più complessa, soprattutto a livello di qualità tecnica. Gasperini ha sempre fatto affidamento su interpreti in grado di combinare intensità fisica e capacità di gestire il pallone, con rapidità e precisione. Alcuni elementi attualmente in rosa potrebbero non rispondere appieno a tali requisiti, rendendo necessaria una rivoluzione anche in questa zona del campo, da sempre la più delicata.
Dal punto di vista economico, l’attuazione del progetto Gasperini richiederà sforzi importanti. In altre parole, bisognerà capire se i Friedkin saranno disposti a mettere in campo tutte le risorse necessarie per accontentare Gasperini. Da qui l’importanza della gestione del mercato in uscita, che dovrà essere particolarmente attenta alle plusvalenze. Il sogno Gasperini, così amato dallo stesso Ranieri, animerà per mesi i pensieri giallorossi.