La sosta per le Nazionali corre in soccorso della Roma, che avrà due settimane di tempo per riorganizzare le idee e provare a uscire da questo momento di crisi. Dopo la sconfitta contro il Bologna, i Friedkin hanno deciso di esonerare Ivan Juric, il cui rendimento non è riuscito a soddisfare le aspettative. Ora la società è alla ricerca di un sostituto e nelle ultime ore stanno salendo le quotazioni di Vincenzo Montella. Alla ripresa del campionato, chiunque siederà sulla panchina spera di trovare il miglior Dovbyk, uscito acciaccato dal match con il Bologna.
Le condizioni di Dovbyk
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Dovbyk ha avvertito fastidio dopo un colpo preso in partita al ginocchio, quello operato al legamento crociato, che già da qualche settimana gli procurava un po’ di dolore. Nella giornata di ieri, il centravanti ucraino si è sottoposto a una risonanza magnetica, che ha dato esito negativo.
Dovbyk sta bene e ha svolto terapie, mentre nella giornata di oggi è prevista la partenza per i due impegni con la nazionale Ucraina in Nations League contro Georgia e Albania. Nessuno, però, vuole correre rischi: il centravanti sarà valutato dallo staff della sua selezione che, d’accordo con i medici della Roma, deciderà se tenerlo in ritiro o rimandarlo in Italia.
La frustrazione di Dovbyk
Dovbyk è stato costretto a stringere i denti contro il Bologna, non giocando però la sua miglior partita in maglia giallorossa. Domenica è arrivata la quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate di campionato e al termine della sfida l’attaccante è apparso visibilmente frustrato. L’ex Girona ha prima regalato la maglia a un tifoso, ma successivamente ha scaricato tutta la sua rabbia colpendo ripetutamente la parete del tunnel che porta agli spogliatoi.
Quattro gol e un assist in undici presenze in Serie A non sono bastati a Dovbyk per trascinare la Roma fuori da un vortice di risultati negativi. Intanto, nella giornata di ieri ha ricevuto il premio Pichichi come miglior marcatore dell’ultima Liga: “Credo che nessuno si aspettasse quello che alla fine ho fatto. È anche il momento di ricordare i miei ex compagni di squadra. È il nostro premio“.