Mood da gita fuori porta per il Braga ieri sera nella capitale, ma sta di fatto che la Roma ottiene la sua seconda vittoria di fila tra campionato ed Europa League, cosa che non era mai accaduta dall’inizio della stagione. Un sonoro 3-0 che poteva essere decisamente più rotondo, con la rinascita di tanti elementi come Pellegrini e Abdulhamid. Concentrazione che va subito alla trasferta di Como, ma tra i vari dati positivi che i giallorossi stanno registrando nelle ultime uscite, ce ne uno meno felice che fa riflettere.
Sono 9 i gol messi a segno in 5 gare sotto la guida di Ranieri, frutto dei due contro il Tottenham, i quattro rifilati al Lecce e i tre di ieri sera al Braga, con la tabellina che è rimasta invece intonsa contro Napoli e Atalanta. Nessun attaccante è però andato a segno da quando il tecnico di Testaccio è tornato a Roma, cosa che non lo può di certo fare felice: i più offensivi ad aver gonfiato la rete sono stati Saelemaekers e Pellegrini, con N’Dicka, Hummels, Mancini, Pisilli, Koné, Abulhamid ed Hermoso a completare il quadro.
Cercasi Dybala e Dovbyk
Vincere senza l’apporto dei proprio giocatori d’attacco è sicuramente confortante, in attesa che si sblocchino, cosa che deve avvenire al più presto se i giallorossi vogliono risalire la classifica in Serie A. Il primo sotto la lente d’ingrandimento è sicuramente Dovbyk, l’ex capocannoniere de LaLiga che sembra essersi inesorabilmente inceppato. L’ultimo gol è datato 3 novembre, nella sconfitta per 3-2 a Verona, e i 6 centri in 19 presenze totali cominciano a essere pochini per un giocatore pagato 36 milioni e sul quale sono riposte le speranze realizzative della Roma.
C’è poi il solito Dybala, prezioso anche ieri contro il Braga da falso nueve ma da gestire, tant’è che è uscito alla pausa proprio per lasciare spazio a Dovbyk. La Joya è ferma a 2 reti in stagioni, l’ultima segnata appena tre giorni prima del gigante ucraino, nella vittoria per 1-0 sul Torino, un apporto realizzativo mai così scarno da quando veste la maglia giallorossa. La situazione non migliora se si guarda agli altri interpreti: Shomurodov ancora a secco, Soulé a uno e unica nota negativa di ieri sera, Baldanzi anch’esso a uno, ed un El Shaarawy fermo alla doppietta contro il Bologna nell’ultima di Juric. Sbloccare gli attaccanti è la chiave che la Roma deve trovare.