In casa Roma tutto ruouta ancora intorno all’esonero di Daniele De Rossi. Continuano, infatti, a rivelarsi infondate le motivazioni che hanno portato i Friedkin a tale scelta, soprattutto se si guardano i risultati ottenuti da Juric. La sconfitta contro l’Elfsborg è la più grande prova di un allenatore che si è ritrovato in una posizione che, anche per caratteristiche dei giocatori in rosa, non gli compete. A mancare, inoltre, è la mentalità vincente, quella voglia di vincere ogni cosa che si era vista con Mourinho e che, per questione di passione e cuore, era radicata in DDR.
Ecco forse ciò che manca a Juric. Ma con questo non si vuole ‘condannare’ il tecnico croato che, come è normale e giusto che sia, ha colto l’opportunità di allenare una grande squadra, bensì la società. Si tratta, dunque, di una situazione senza precedenti per i giallorossi che, adesso più che mai, si trovano immersi in un vero e proprio limbo dove ad essere a rischio è un progetto costato fior di quattrini.
Le parole di Adani
La situazione della Roma non preme solo ai romanisti, ma anche a tutti gli amanti del calcio. A parlarne infatti, durante la trasmissione Viva El Futbol, è stato Lele Adani. Queste le sue parole: “Il lunedì prima dell’ultima partita di De Rossi dicevo ‘occhio che è difficile trovare un’identità alla Roma’. La società ha fatto tanti disastri sulla costruzione, sul sostenere il progetto e De Rossi. Il capo dello spogliatoio è l’allenatore e quando mescoli le aree e non fai lavorare bene chi conosce le sfumature complichi il progetto. la partita persa da Daniele contro l’Empoli è stata meglio da quella vinta da Juric contro il Venezia. Il valore della rosa dell’Elfsborg equivale a quello del Cesena. Nella Roma c’è molta confusione e ad ottobre è stato buttato tutto nel cesso”.