Juventus, Lazio, Verona e Inter: per la Roma sarà un aprile di fuoco, con gare che potrebbero proiettarla ancora di più in zona Europa e chissà aspirare a qualcosa di più. La Gen Z parlerebbe di un glow up della squadra, quando in realtà l’artefice di tutto ciò ha un nome e un cognome: Claudio Ranieri, allenatore che ha prelevato la squadra a +2 dalla zona retrocessione ed è riuscita a trascinarla in alto, trovando non solo la quadra tattica dopo i mille tentativi dei precedenti tecnici, e che è riuscito ad infondere nei giocatori il senso del valore, per se stessi e per la squadra per cui giocano.
I numeri fanno paura: 16 partite giocate, 10 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Totale? 33 punti, e nel 2025 nessuna squadra europea è riuscita a superarla. Insomma, l’arrivo di Sir Claudio ha portato una ventata di aria fresca a Trigoria, ed ora neanche le pretendenti allo scudetto e alla Champions League fanno paura. La Roma è cresciuta, maturata, e capace di non abbattersi e confrontarsi egregiamente con un’assenza importante come quella di Paulo Dybala.
Tutto ciò è possibile grazie soprattutto alla gestione del singolo giocatore, e se Saelemaekers, Pisilli e Soulè hanno stupito, a lasciare senza parole è Artem Dovbyk, giocatore estremamente criticato nella prima parte della stagione, e non solo, a causa del poco coinvolgimento nella manovra giallorossa che spesso lo portava a vagare all’interno dell’area di rigore come un fantasma. La cura Ranieri, invece, pare aver funzionato piuttosto bene, tanto da farlo diventare opportunista su ogni palla. Dati alla mano sono ben 16 i gol realizzati in stagione dal numero 9 e ben 13 i punti realizzati solo con i suoi gol. Numeri da vera rinascita.
Con quel fare silenzioso, e quasi impassibile, Dovbyk sta trascinando la Roma, conquistando compagni di squadra che ora se lo coccolano (vedi l’esultanza in stile koala di Baldanzi) e anche i tifosi che ora esplodono di gioia ad ogni singolo gol del gigante ucraino. Per farla breve, lo stile non sarà quello di Dzeko, ma la capacità di giostrarsi in area di rigore potrebbe diventare presto molto simile a quello dell’attaccante bosniaco.
E ora cosa aspettarsi? La pazienza è la virtù dei forti e con Dovbyk in forma smagliante, Ranieri non può far altro che trovare la soluzione migliore per offrire palloni golosi all’attaccante ucraino, in modo da non lasciarsi intimorire neanche da quelle difese più caparbie, per poter affrontare questo aprile che sta per entrare nel migliore dei modi.