La trasferta di Parma a regalato nuove certezze alla Roma, importantissime per più ragioni. Anzitutto per un campionato che vede la squadra con un ritardo sull’Europa che si sta pian piano assottigliando, merito del “Tinkerman” Ranieri capace di tenere il ritmo del Napoli negli ultimi due mesi e più di gare. E poi per arrivare con fiducia alla cruciale sfida contro il Porto, da non sbagliare all’Olimpico per ottenere gli ottavi di finale. Peserà non poco nel match di giovedì la componente argentina dei giallorossi.
Qualche giorno fa gli applausi se li è presi tutti Matias Soulé, grazie ad una punizione maradoniana che toglie la ragnatela all’incrocio dei pali ed regala i tre punti ai suoi. Da qualche settimana l’ex Juventus è decisamente pimpante, sia da titolare che a gara in corso, con le classiche giocate che gli abbiamo visto fare a Frosinone finalmente al servizio della Roma. L’investimento estivo, e i tanti cambiamenti della prima parte di stagione, hanno pesato sulla sua testa, ma per il rush finale può essere un “nuovo acquisto” devastante.
Tra riposo e lieve appannamento, al Tardini si è rivista anche una versione ottima di Paredes, un metronomo imprescindibile per i giallorossi. Palla fatta girare con qualità e fiducia preziosa per giovedì, questa volta da titolare sicuro vista la squalifica di Cristante. E poi c’è Dybala, rimasto nella capitale domenica per curarsi dalla botta al ginocchio rifilatagli da Varela al Do Dragao. La Joya sta meglio ed è pronto ad incidere contro il Porto, in una gara dove la sua qualità e leadership devono venire fuori.
Sì Dybala e Paredes, Soulé dalla panchina
Fetta argentina della Roma dunque fondamentale nell’immediato come in futuro, anche se le idee di Ranieri sembrano essere chiare per l’imminente gara dell’Olimpico. Torna l’11 tipo rodato in questi mesi, che vedrà finalmente il ritorno di Hummels e Dybala appunto davanti. C’è il dubbio sulla destra, con Celik in vantaggio anche su un Soulé che, a Parma, si è destreggiato in quel ruolo, ma difficilmente verrà riproposto. Impossibile al momento la sua convivenza invece con la Joya, un qualcosa che nessun allenatore sembra concepire.