La vittoria per 1-0 con la Fiorentina ha dato ancor più consapevolezza alla Roma. I giallorossi hanno messo in cascina 3 punti estremamente delicati e sono in piena lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. Il 4° posto è diventato l’obiettivo principale in questo finale di annata. Un vero e proprio miracolo, se si pensa che la squadra fino a novembre era nei bassifondi della classifica. Per raggiungere il traguardo dell’ultima posizione valida per la Coppa Campioni, i capitolini dovranno uscire indenni dalle ultime partite di campionato a cominciare da quella con l’Atalanta, in programma lunedì 12 maggio alle 20:45.
Una trasferta complessa, contro una Dea che si sta dimostrando la terza forza della Serie A alle spalle del Napoli e dell’Inter. Claudio Ranieri è consapevole che serva una prestazione ai limiti della perfezione, su un campo che definire ostico è utilizzare un eufemismo. Il coach di Testaccio starebbe iniziando a delineare lo scacchiere al quale affidarsi, con il focus che va necessariamente alle corsie esterne. Il tecnico 73enne dovrebbe insistere con l’esperimento Matias Soulé quinto di centrocampo, che sta dando i frutti sperati.
Roma, Soulé cuore e sacrificio
Per raggiungere obiettivi importanti, ogni squadra ha bisogno di calciatori che si sacrifichino, che diano il massimo. In questo finale di stagione, la Roma può contare su un Matias Soulé dimostratosi un valore aggiunto. Durante le ultime uscite, infatti, l’argentino si è reinventato da esterno a tutta fascia, aiutando i compagni in fase di non possesso e chiudendo ogni spazio. Un esperimento voluto da Ranieri, che ha creduto fortemente nel 22enne in un ruolo mai avuto in carriera. Il classe 2003 dovrebbe partire dal 1′ minuto anche con l’Atalanta come quinto, nella speranza di annullare la spinta di Davide Zappacosta e la capacità nell’uno contro uno di Ademola Lookman.