La crisi della Roma si complica ulteriormente dopo la sconfitta interna contro l’Atalanta per 0-2, segnando la quarta battuta d’arresto consecutiva in campionato. Nonostante il pareggio in Europa League contro il Tottenham avesse acceso una speranza di riscatto, i giallorossi sono ricaduti nei consueti problemi di gioco e concretezza. La sfida di sabato contro il Lecce darà l’occasione per ritrovare la via dei tre punti e allontanarsi dalla zona rossa della classifica.
Roma, mai così male da 46 anni
Un dato allarmante emerge dalla storia: sono passati 46 anni dall’ultima volta che la Roma iniziò così male una stagione e le somiglianze con la situazione attuale cominciano ad essere inquietanti. Nella stagione 1978-79, proprio alla 14ª giornata, i giallorossi persero contro l’Atalanta (in quell’occasione a Bergamo), su un campo innevato e con un’autorete di Santarini (all’Olimpico invece sono state decisive le deviazioni di Celik e Mancini).
Quell’anno la Roma riuscì a salvarsi solamente all’ultima giornata. In Serie A i capitolini hanno fatto peggio solo nel 1950-51: 2 successi, 4 pareggi e 8 sconfitte nelle prime 14 partite di campionato, un rendimento che costò la retrocessione al termine della stagione. Se i giallorossi non vogliono aggiungere un nuovo capitolo buio alla loro storia, è indispensabile invertire subito la rotta.
Ranieri cerca soluzioni
I numeri raccontano la crisi della Roma: con appena 14 gol segnati in 14 giornate, i giallorossi hanno il quindicesimo peggior attacco della Serie A. Dovbyk, miglior marcatore stagionale con 6 reti in tutte le competizioni, non segna in campionato dal 3 novembre contro il Verona. Dybala ed El Shaarawy hanno segnato solo due gol ciascuno, mentre Shomurodov, Soulé e Baldanzi hanno trovato la rete una sola volta. Lorenzo Pellegrini, capitano e leader tecnico, è ancora a secco.
Ranieri deve affrontare una sfida titanica per risollevare una squadra spenta, sia mentalmente che tatticamente. I prossimi impegni contro Lecce, Como e Parma sono cruciali, non solo per fare punti ma anche per ritrovare fiducia e fluidità nel gioco. Contro i salentini, il tecnico romano potrebbe apportare modifiche al reparto offensivo, cercando di risvegliare un attacco che sembra privo di idee.