Dalla Roma al Basaksehir, Eldor Shomurodov punta al riscatto in Turchia

Eldor Shomurodov ha lasciato la Roma per un prestito con opzioni di riscatto all’Istanbul Basaksehir. Dopo un periodo di difficoltà, l’attaccante uzbeko ha ritrovato forma e fiducia grazie a Ranieri, chiudendo la stagione con il miglior rendimento dal 2021.

Sara Paoletti
4 min di lettura

Eldor Shomurodov ha intrapreso una nuova tappa della sua carriera, passando in prestito dall’AS Roma all’Istanbul Basaksehir. Il trasferimento dell’attaccante uzbeko, tuttavia, potrebbe trasformarsi presto in un affare definitivo. Secondo le ultime indiscrezioni, il club turco potrà esercitare un diritto di riscatto già a gennaio, fissato a 2,8 milioni di euro. Ma c’è di più: se il Basaksehir dovesse rinunciare a questa opzione, scatterà comunque un obbligo d’acquisto a fine stagione, ma solo in caso di salvezza in Süper Lig. Il destino di Shomurodov, insomma, è legato a doppio filo al cammino della sua nuova squadra.

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Tra prestiti e speranze: il viaggio di Eldor fino a Trigoria

Dopo un inizio complicato con la maglia della Roma, dove non era riuscito a imporsi come alternativa credibile ad Abraham, Shomurodov ha vissuto due esperienze poco esaltanti in prestito, prima allo Spezia e poi al Cagliari. Né l’avventura in Liguria né l’esperienza in Sardegna sono riuscite a rilanciarlo. Al termine di questi passaggi interlocutori, è tornato a Trigoria nell’estate del 2024 in cerca di una nuova occasione, proprio mentre il club giallorosso investiva pesantemente su Artem Dovbyk per rafforzare il reparto offensivo.

Eppure, nonostante il contesto apparentemente chiuso, l’uzbeko ha saputo ritagliarsi un ruolo inaspettato. Nella sfida di campionato contro l’Empoli, entrato in campo nei minuti finali, trova il gol del momentaneo pareggio guadagnandosi, per la prima volta nella sua carriera, il titolo di migliore in campo. Un lampo che non basta a salvare la panchina di Daniele De Rossi, ma che riaccende i riflettori sul numero 14.

La panchina e il rilancio con Ranieri

Dopo l’addio di De Rossi e l’arrivo di Ivan Juric, per Shomurodov sembrava profilarsi un altro periodo di anonimato: in otto partite sotto la gestione del tecnico croato, gioca pochissimi minuti e finisce presto ai margini. Ma il destino ha un’ultima sorpresa in serbo per lui. A gennaio torna sulla panchina romanista Claudio Ranieri, che lo conosce bene e decide di puntare proprio sull’attaccante uzbeko come prima alternativa a Dovbyk.

Con il tecnico romano, Shomurodov vive la sua vera rinascita: diventa il dodicesimo uomo della squadra, l’uomo delle situazioni difficili, sempre pronto a subentrare con energia e determinazione. Il gol decisivo nei minuti finali contro l’Athletic Club in Europa rappresenta il suo miglior bottino dal 2021 e il punto più alto di questa sua stagione in maglia giallorossa, chiusa con 7 reti. Da jolly a protagonista, l’uzbeko si conquista nuovamente la fiducia della piazza.

Grazie alle prestazioni dell’ultima parte di stagione, il suo nome torna a circolare sul mercato. La Roma, forte della rivalutazione tecnica del giocatore, decide di cederlo in prestito al Basaksehir, lasciando aperta la porta a una cessione definitiva. Ora sarà compito del nuovo direttore sportivo, Massara, trovare un degno erede nel ruolo di vice Dovbyk, capace di garantire qualità e impegno come fatto da Shomurodov nell’ultima stagione. Un addio forse inevitabile, ma maturato con orgoglio, dopo un’annata che ha mostrato il volto più tenace e combattivo di un attaccante che sembrava ormai ai margini.

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Una passione nata sugli spalti e cresciuta con il tempo. Da tifosa a professionista, voglio raccontare il calcio con la stessa energia con cui tifo Roma.
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