Roma, Berardi su Totti: “La mia scelta di essere bandiera è meno semplice”

Nel corso di un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Domenico Berardi si è soffermato sul concetto di essere una bandiera di un club, parlando anche del rapporto tra Francesco Totti e la Roma

Redazione Solo la Roma
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Domenico Berardi con la maglia del Sassuolo

Una delle grandi occasioni del calciomercato invernale può essere Domenico Berardi. L’ala italiana è rimasta al Sassuolo per recuperare dall’infortunio al tendine d’Achille, rimediato nel corso dell’ultima annata. Un vero e proprio tunnel, dal quale il ragazzo di Cariati sembra però essere uscito.

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Nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il classe 1994 si è soffermato anche sul concetto di essere diventato l’uomo immagine dei neroverdi, come lo era stato Francesco Totti per la Roma. Berardi ha dichiarato: “Credo che essere una bandiera in un club di provincia abbia più valore. Non dico che per un campione come lui, Del Piero o Maldini fosse facile e posso solo immaginare le pressioni che hanno sopportato. Ma forse la mia scelta è stata meno semplice. Ho fatto una carriera diversa ma sono contento”.

Domenico Berardi con la maglia del Sassuolo
Domenico Berardi con la maglia del Sassuolo

Roma, occasione Berardi?

Nell’arco del suo intervento alla Rosea, Domenico Berardi ha affermato di essere pronto al salto in una delle piazze nobili del firmamento nazionale, senza specificare però la meta desiderata. Il 30enne ha ancora tanto da offrire e desidererebbe rimettersi in gioco nel calcio dei grandi, con l’obiettivo di essere fra i convocati per il Mondiale 2026. La Roma potrebbe cogliere la palla al balzo, aggiudicandosi un elemento di tecnica ed esperienza.

Dove si collocherebbe Berardi?

La domanda sorge spontanea: dove si potrebbe collocare Berardi, nello schema tattico disegnato da Ivan Juric? Il capitano del Sassuolo, dal quale la Roma sta già seguendo Armand Laurienté, ha sempre dato prova di avere la capacità di puntare e saltare l’uomo, ma anche di saper incidere in zona gol. L’esterno italiano potrebbe quindi essere schierato come uno dei due trequartisti alle spalle della punta centrale, più preferibilmente a destra. Così facendo, il classe 1994 avrebbe l’opportunità di rientrare sul suo pregevole sinistro per calciare a giro.

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