Roma senz’acqua e senza luce: giornata da dimenticare tra Ottavia, Monte Mario e Cassia

Un guasto alla cabina elettrica di Lucchina ha paralizzato per ore due municipi della Capitale, lasciando migliaia di residenti senza energia elettrica e senz’acqua nel bel mezzo del caldo torrido. Disagi segnalati a Ottavia, Monte Mario, Trionfale e Cassia. Acea conferma: servizio autobotti attivato per ospedali e utenze sensibili. Situazione tornata alla normalità solo in serata, ma resta la rabbia dei cittadini.

Deneb Antuoni
4 min di lettura

Un blackout elettrico, un guasto imprevisto e due municipi in ginocchio. È questo il bilancio di una domenica da incubo che ha colpito migliaia di cittadini tra il XIV e il XV Municipio, lasciando interi quartieri della zona nord-ovest della Capitale senza corrente elettrica e senz’acqua per ore. Il tutto a causa di un guasto alla cabina elettrica di Lucchina, all’altezza del quartiere Ottavia.

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Il blackout parte da Lucchina e si allarga a macchia d’olio

La giornata era iniziata come tante, ma poco dopo le 11 un guasto improvviso alla stazione dell’energia ha messo fuori uso una porzione cruciale della rete elettrica. A pagarne il prezzo, immediatamente, sono stati gli impianti di condizionamento e ventilazione, già messi sotto pressione dal caldo torrido che ha colpito la Capitale.

Ma il blackout non ha fermato solo l’energia. Senza corrente, le pompe idriche sono andate fuori servizio, lasciando letteralmente a secco ampie zone residenziali. Il danno tecnico ha generato un effetto domino: abbassamenti di pressione, interruzioni nella fornitura d’acqua e cali di tensione che si sono estesi rapidamente a Ottavia, Monte Mario, Trionfale e Cassia.

Acea conferma il disservizio: autobotti agli ospedali

A ufficializzare l’entità del guasto è stata Acea, che in una nota pubblicata nel primo pomeriggio ha spiegato:

A causa di un guasto improvviso presso la cabina elettrica a servizio dell’impianto idrico Ottavia, si stanno verificando abbassamenti di pressione e/o mancanze d’acqua nei Municipi XIV e XV. È stato predisposto un servizio sostitutivo con autobotti presso gli ospedali e le utenze sensibili.”

Una comunicazione arrivata diverse ore dopo l’inizio del disservizio, mentre i cittadini continuavano a riempire i social di segnalazioni e proteste.

Quartieri coinvolti e CAP colpiti: i numeri del disagio

I disagi si sono concentrati nelle zone alimentate direttamente dall’impianto danneggiato, con problemi segnalati nei CAP 00135, 00136, 00138, 00166, 00167, 00168, 00123 e 00189. Le strade più colpite: via Achille Mauri, via Stefano Borgia, Ipogeo degli Ottavi, Trionfale, solo per citarne alcune. I residenti hanno lamentato non solo la mancanza d’acqua, ma anche cali improvvisi di corrente elettrica e picchi di tensione che hanno messo a rischio elettrodomestici e impianti domestici.

“Se si rompe il frigorifero per questi sbalzi di corrente, me lo paga Acea?”, si chiede una residente sui social. Una domanda retorica che fotografa bene lo stato d’animo diffuso: frustrazione, incertezza, rabbia.

Ritorno alla normalità solo in serata

Dopo ore di segnalazioni e disagi, la situazione è tornata progressivamente alla normalità nel tardo pomeriggio, anche se in alcune zone i cittadini hanno continuato a denunciare basse pressioni d’acqua e cali di tensione anche in serata.

Per molti, resta la sensazione amara di una Capitale dove, a fronte del caldo estivo, l’assenza di servizi essenziali può trasformarsi in un’emergenza in piena regola. Perché quando mancano luce e acqua, non è più solo un disagio: è un vero e proprio cortocircuito di sistema.

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