La Roma è pronta a cambiare volto e i Friedkin lo hanno dimostrato facendo approdare Ranieri sulla panchina e affidandogli anche un ruolo in società alla fine di questa stagione. Una mossa astuta da parte della proprietà che ha voluto mettere a tacere le lamentale in merito all’esonero di De Rossi e alla scelta di Juric come sostituto. Anche perché per la società giallorossa è arrivato il momento di rialzarsi e l’allarme arriva da una classifica disastrosa che vede il club capitolino al dodicesimo posto e a sole 4 lunghezze di distanza dalla zona retrocessione. Una situazione inedita alla quale Dan e Ryan hanno voluto porre rimedio affidando tutta la responsabilità nelle mani di chi questi colori li conosce molto bene.
Questo significa che ogni innesto passerà anche dalla voce di Claudio Ranieri. In tale senso si fa riferimento a qualsiasi figura come il prossimo allenatore, ma anche ad esempio il nuovo CEO. Dopo l’addio di Lina Souloukou, infatti, è mancata questa personalità tra le fila della società giallorossa che sarebbe ancora alla ricerca di un nuovo nome. Tra i vari profili che sarebbero stati messi nel mirino dalla Roma ci sarebbe quello di Giovani Carnevali che ha voluto commentare tali voci.
Queste le sue parole: “Gratifica sentire e leggere queste cose perché si viene accostati a una società importante. Ma oggi tutto quello che mi riguarda è concentrato nel presente e non sul futuro. Adesso penso solamente al Sassuolo. Inoltre fino a quando non ci sarà qualcosa di concreto io sono realista e proseguo nel mio lavoro. Qualcosa c’è stato in passato, anche qualche opportunità di rilievo, ma non ho mai avuto recriminazioni”.
Una Roma da zero
Quella che dovrà costruire la proprietà Friedkin, con l’aiuto di Ghisolfi e Ranieri sarà una nuova Roma. Oltre al CEO, infatti, i tre volti della società giallorossa dovranno pensare a chi mettere al posto di Sir Claudio alla fine di questa stagione. Per il momento fare previsioni è alquanto difficile, ma l’attuale tecnico romano e romanista potrebbe anche pensare a un ritorno, per così dire, di casa, che conosce l’ambiente, ricreando così quell’ambiente di puro romanismo che manca ormai da troppo tempo nel club della Città Eterna.