Il tifo romano e romanista va oltre la Capitale. C’è chi infatti, nonostante la lontananza dalla Città Eterna, porta in alto i colori giallorossi. Questo è il caso del Roma Club Toscana, rappresentato dal proprio presidente Claudio.
Queste le sue parole: “Il nostro club nasce nella notte tra il 17 e il 18 giugno del 2001, quando tornando da Roma mentre festeggiavamo lo scudetto un gruppo di noi ha pensato di creare un club nella nostra zona. Inizialmente era il Roma Club Pistoia, ci siamo iscritti fin da subito all’Unione Tifosi Romanisti e poi è partita questa lunga cavalcata. Dall’anno scorso abbiamo cambiato il nome in Roma Club Toscana in quanto nel tempo siamo diventati un punto di riferimento per tutti i tifosi della Roma in Toscana e abbiamo come soci persone che vengono da tutta la Toscana”.
Ha poi continuato, parlando di come si vive l’essere romanisti al di fuori di Roma: “Noi viviamo in trincea, siamo circondati. Ci sono ovviamente molti tifosi della Fiorentina, ma anche tantissimi di Inter, Juventus e Milan. Basta pensare che il Juventus Club più grande d’Italia si trova a pochi chilometri d’Italia. Per noi è un orgoglio, onoriamo la nostra bandiera, ci teniamo a far valere i nostri valori. Non abbiamo riti per preparare le partite. Essendo un club aperto, in sede vengono quelli che sono relativamente vicini e abbiamo preso l’abitudine di magiare insieme prima o dopo la partita. Per noi è fondamentale stare insieme e tifare. Tifare tutti insieme ci dà forza”.
Non è finita qua. Perché di ospiti speciali il Roma Club Toscana ne ha avuti veramente molti: “Negli anni ne abbiamo avuti tanti. Abbiamo avuto Fabrizio Lucchesi con il quale posso vantare una grandissima amicizia personale. Abbiamo avuto Carlo Zampa che è venuto anche a farci delle interviste quando lavora ancora per Roma Channel. Abbiamo avuto Florenzi che da Primavera è venuto a Pistoia a vincere lo scudetto. Anche con lui è nata una bella amicizia e quando abbiamo aperto la sede per conto nostro suo padre è venuto e ci ha portato la sua maglia di capitano della Roma. Abbiamo anche la maglia di Mancini, è stato molto carino nei nostri confronti. C’è stato Giannini e uno che è molto legato a noi è Antonello Venditti con il quale siamo stati due giorni insieme. Non ultimo, il figlio di Francesco Totti quando ancora era nei giovanissimi. A dicembre del 2024 abbiamo avuto come ospite Flavio Cobolli con il quale è nata una grande amicizia”.
Una stagione in chiaroscuro
Nonostante l’annuncio di Gasperini, rimane la stagione in chiaroscuro della Roma. L’esonero di De Rossi e l’approdo di Juric hanno portato il caos all’interno dell’ambiente giallorosso che è stato placato da Ranieri. Un ritorno fondamentale e che ha permesso alla società giallorossa di salvare la faccia in un’annata da dimenticare.
Queste le parole del presidente del Roma Club Toscana: “Guardando come è finita questa stagione c’è tanto rammarico. La Roma come società pecca ancora di esperienza e gli mancano figure che conoscano bene il mondo del calcio. Alla fine della campagna acquisti reputavo che la squadra avesse fatto un buon mercato e pensavo che si potesse puntare alla Champions. Però se tu fai una scelta e la ripudi dopo pochissime giornate per prendere un allenatore che ci ha portato sull’orlo della Serie B a quel punto hai già rovinato la stagione. Per fortuna Claudio Ranieri ha riportato la Roma dove gli spettava e ha dimostrato che non è una rosa scarsa, ma semplicemente incompleta. Claudio ha fatto una cavalcata strepitosa. Se la Roma fosse partita dall’inizio con Claudio Ranieri non solo avremmo avuto la certezza di entrare in Champions come terzi, ma forse avremmo potuto dar fastidio a Inter e Napoli”.