Claudio Ranieri è pronto a imprimere un cambio di rotta deciso alla Roma, con una serie di modifiche tattiche e gestionali mirate a risollevare il gruppo. La sfida imminente contro il Napoli rappresenta un banco di prova importante, dove il tecnico romano potrebbe optare per un ritorno alla difesa a quattro, affidandosi a uno schema classico come il 4-4-2, che in passato gli ha regalato molte soddisfazioni.
Sir Claudio ha il difficile compito di invertire il trend negativo di questa stagione, con già due allenatori esonerati in pochi mesi e una classifica che non rispecchia le reali ambizioni della squadre. Dopo 12 giornate di campionato, la Roma si trova al dodicesimo posto, a soli 4 punti dalla zona retrocessione. Tra le tante difficoltà incontrate, c’è soprattutto la poca confidenza con la porta avversaria.
Il dato
La Roma ha segnato appena 14 reti in campionato, con una media di 1,17 gol a partita, un dato che non riflette le occasioni create. L’analisi degli Expected Goals (xG) – metrica che misura la qualità delle opportunità da rete – evidenzia una differenza significativa: i giallorossi hanno un xG complessivo di 17,75, ben 3,75 in più rispetto ai gol effettivamente realizzati.
Questa inefficienza li colloca al quartultimo posto in Serie A per rapporto tra reti segnate e attese. Soltanto Venezia, Cagliari e Lecce hanno fatto peggio. Al contrario, squadre come l’Hellas Verona, che guida questa speciale classifica, hanno segnato ben 17 reti a fronte di un xG di 13,06, dimostrando maggiore efficacia sotto porta..
Confronto Lukaku-Dovbyk
Uno dei temi chiave del confronto con il Napoli sarà il duello tra Artem Dovbyk e Romelu Lukaku, passato e presente dell’attacco giallorosso. L’ucraino, arrivato in estate, ha messo a segno 6 gol (4 in campionato e 2 in Europa League) in 15 presenze, dimostrando di essere un elemento fondamentale per la Roma, nonostante un recente fastidio al ginocchio che ne ha limitato l’impiego. Tuttavia, per rendere al meglio, l’ucraino ha bisogno di maggiore supporto da parte dei compagni, sia in termini di rifornimenti che di movimenti attorno a lui.
Dall’altro lato, Lukaku, chiamato a sostituire Osimhen nel cuore dell’attacco partenopeo, non ha ancora convinto del tutto i tifosi partenopei. Il belga ha segnato solo 4 reti in 11 presenze stagionali, un rendimento lontano da quello che ci si aspetta da un giocatore del suo calibro.