Dopo essersi espresso nella giornata di ieri riguardo un suo possibile ritorno, in futuro, alla Roma, Daniele De Rossi ha parlato ai canali ufficiali della FIGC al termine della cerimonia per l’ingresso nella Hall of Fame del Calcio Italiano. L’ex centrocampista ha iniziato proprio esprimendosi su questo traguardo: “Ha un significato forte, importante. Parliamo della possibilità di ricevere un premio e di entrare in un circolo. Sarò circondato da leggende del passato e immagino a chi ne entrerò a far parte in futuro. Penso di essere un privilegiato”.
Interrogato su qualche aneddoto a Coverciano, De Rossi ha così risposto: “Per ogni stanza ne ho uno. Ho passato anche una parte di adolescenza qui. E poi gli anni da calciatore. Ho vissuto la trasformazione di Coverciano da un posto più antico a moderno. Abbiamo passato di tutto qui, da cocenti sconfitte a ritorni alle 5 di mattina da trasferte lontanissime. Sono i momenti più intensi, di unione. In quei momenti magari ci si sentiva stanchi. Ora quegli attimi ci mancano tremendamente”.
Su un possibile momento più bello di tutta la carriera: “Più che al calcio mi lego a ricordi, esperienze, momenti con i tifosi. Non posso non ricordare il giorno in cui siamo tornati con quella coppa (il Mondiale vinto nel 2006, ndr), siamo andati sul pullman scoperto e abbiamo vissuto tutto quel mare di gente. Eravamo tutti abbastanza ubriachi. Abbiamo ricordi nitidi di una gioia che non era solo nostra, ma di tutti gli italiani”.
De Rossi: “Al direttore della Roma avevo consigliato Tonali”
De Rossi ha concluso parlando dei centrocampisti azzurri: “Sono tanti. Prima ho detto Tonali. Quando stavo per smettere mi ero permesso di consigliare al direttore sportivo della Roma questo ragazzino, che al tempo giocava ancora in Serie B. Sarebbe stato bello giocare un anno insieme a lui e svezzarlo, per poi lasciargli il posto. Ma ce ne sono mille. Ho visto nascere Frattesi. Pisilli è un ragazzo che sta facendo un exploit importantissimo. Per non dimenticare Barella, Pellegrini. Gente che tira la carretta da tanti anni e che continuerà a farlo per tanto tempo, perché hanno qualità incredibili. Ricci sta giocando molto bene. L’Italia ha avuto grandi centrocampisti e credo che si stia riformando una diversità tra di loro che potrà essere molto importante in campo”.