Roma, Dovbyk non segna più: il confronto con Lukaku fa paura

Artem Dovbyk non segna più e la cura Ranieri non pare aver effetto su di lui: i numeri dell'ucraino spaventano i tifosi, soprattutto se messi a confronto con alcuni bomber giallorossi del passato recente

Redazione Solo la Roma
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Dovbyk con la maglia della Roma

Doveva essere l’acquisto più prolifico della prima sessione di calciomercato di Florent Ghisolfi ed invece fino a questo momento Artem Dovbyk non si è rivelato all’altezza delle aspettative di inizio stagione. L’ultima rete risale infatti ormai al 3 novembre ed anche la partita di ieri contro il Como ha messo in mostra diversi aspetti dell’ucraino non convincono totalmente.

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La cura del tecnico Claudio Ranieri non ha per ora sortito l’effetto sperato sul gigante ucraino anche se lo stesso allenatore, già al termine della partita del Sinigaglia, ha chiesto a tutti maggiore pazienza nei confronti di Artem Dovbyk, convinto che il giocatore possa tornare ad essere il bomber visto al Girona soltanto la scorsa stagione.

Oltre all’influenza, però, ci sarebbero anche alcuni problemi alle ginocchia, così come riferito da Il Messaggero. Guai insomma per la Roma che dall’attaccante ucraino si aspettava numeri da capogiro, un po’ come quelli di Romelu Lukaku o ancora di Tammy Abraham.

Dovbyk con la maglia della Roma
Dovbyk con la maglia della Roma

Roma, Dovbyk non regge il confronto

I numeri di Dovbyk non reggono purtroppo il confronto con quelli che erano le statistiche di Romelu Lukaku e Tammy Abraham in passato. A questo punto della stagione l’attuale numero 9 si trova a quota 6 gol e 2 assist. Nello stesso periodo, invece, il gigante belga era già a quota 12 gol con 2 assist a referto, mentre l’inglese a quota 10 reti, con gli stessi assist.

Ma non è solo quello a far paura. Infatti, attualmente, Dovbyk si trova al 23° posto per gol ogni 90 minuti nella classifica degli attaccanti di Serie A e addirittura 34° per duelli vinti. Insomma, ciò che è certo che quanto visto finora non convince e servirà più di una semplice dose di autostima all’ex miglior marcatore de LaLiga spagnola per tornare a sorridere e provare a trascinare i compagni verso l’alto.

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