Ci ha messo un po’ per comprendere il campionato di Serie A e per sbloccarsi, ma alla fine Artem Dovbyk è riuscito ad integrarsi nei dettami tattici della Roma, seppur facendo ancora un po’ di fatica a muoversi tra le strette difese italiane. L’attaccante ex Girona, con tutte le difficoltà del caso, è riuscito comunque a mettere a segno ben 10 reti, l’ultima delle quali segnata proprio nel match contro il Bologna.
Eppure, non tutti sono ancora soddisfatti dalle prestazioni del gigante ucraino che non è riuscito a catturare il cuore dei tifosi giallorossi, a differenza di Edin Dzeko che invece nella sua prima stagione nella Capitale, aveva messo a segno appena 10 reti tra Coppe e Campionato. Ma c’è da guardare la realtà dei fatti: Artem Dovbyk è uno dei migliori marcatori di questo campionato, ancor meglio di Lautaro Martinez e di Romelu Lukaku, riconosciuti come due dei migliori attaccanti d’Europa, ma che fino a questo momento hanno messo a segno rispettivamente 8 e 7 centri.
Roma, Dovbyk c’è: Ranieri ci punta
La freddezza con cui ha segnato il rigore al Bologna è simbolo dell’importanza che Dovbyk può assumere all’interno delle dinamiche della squadra di Claudio Ranieri che, come dimostrato proprio durante quella sfida, ha deciso di mettere proprio l’ucraino sul dischetto, rimettendo al suo posto Zalewski, già pronto con il pallone tra le mani.
Dovbyk, ad oggi, ha raccolto 6 reti e 3 assist in 18 partite giocate. Una media importante che lo vede partecipe di un quarto nelle dinamiche della Roma (28 gol totali segnati). C’è dunque da dare fiducia al bomber ex Girona, proprio come fatto con Edin Dzeko, diventato idolo e rimpianto dei giallorossi.