La partita di Paulo Dybala contro il Cagliari è durata appena dieci minuti, un tempo brevissimo che però ha lasciato il segno in casa Roma. Entrato in campo al posto di Matias Soulé poco dopo il gol decisivo di Artem Dovbyk, l’attaccante argentino ha provato a dare il suo contributo, ma un semplice tocco di tacco per Shomurodov è stato fatale. Inizialmente, Dybala ha tentato di restare in campo, ma pochi istanti dopo si è accasciato a terra, richiamando l’attenzione dello staff medico.
Secondo quanto riportato da Il Tempo, la prima diagnosi parla di un problema alla parte distale dei flessori dietro il ginocchio sinistro. Tuttavia, solo gli esami strumentali in programma oggi chiariranno l’entità del danno e le tempistiche di recupero.
Il retroscena
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’infortunio potrebbe essere legato a un problema preesistente. Da qualche giorno, infatti, Dybala portava con sé un livido in quella zona, frutto di una contusione subita in un contrasto di gioco. Per questo motivo, alla vigilia del match contro il Cagliari, Ranieri aveva dichiarato che “Paulo non è al cento per cento”.
Il tecnico, però, ha deciso di schierarlo comunque quando la partita era ancora bloccata sullo 0-0. Neanche il gol di Dovbyk lo ha fatto tornare sui suoi passi: la sua conoscenza del Cagliari lo ha spinto a non fidarsi del risultato e a confermare il cambio. La sfortuna, però, ha colpito ancora.
Ciò che fa più male a Dybala, oltre all’infortunio, è la quasi certa rinuncia alla convocazione con la Nazionale argentina, a cui teneva moltissimo dopo sei mesi di assenza. Il suo rientro in Albiceleste era il frutto di un lungo lavoro per dimostrare al ct Scaloni di essere finalmente tornato affidabile dal punto di vista fisico. Invece, proprio l’ultima partita prima della sosta ha rovinato tutto.