Dopo due giorni di esami clinici accurati, la Roma ha finalmente ricevuto il via libera: Evan Ferguson è idoneo. L’attaccante irlandese, arrivato nella Capitale per iniziare la sua nuova avventura in giallorosso, ha completato nel pomeriggio di ieri le visite mediche presso il Campus Bio-Medico, concluse con esito positivo. Un passaggio tutt’altro che banale, considerate le incognite fisiche che negli ultimi quattordici mesi ne hanno frenato l’ascesa.
La Roma, prudente e meticolosa, ha scelto di non correre rischi. Ginocchia, schiena e caviglie sono state monitorate con attenzione, anche grazie al coinvolgimento del professor Georg Ahlbäumer, ortopedico di fiducia della famiglia Friedkin. Una verifica lunga, mirata, che si è conclusa con un giudizio rassicurante: Ferguson è pronto per iniziare.
Il talento non è mai stato in discussione
Appena due anni fa era considerato uno dei prospetti più promettenti d’Europa. Classe 2004, ambidestro, potente e precoce, Ferguson aveva stregato mezza Premier League con dieci gol in venticinque presenze nella stagione 2022/2023 con la maglia del Brighton. Sembrava il futuro del club, tanto che nel novembre 2023 arrivò il rinnovo fino al 2029, senza clausole e con una valutazione di oltre 50 milioni di euro.
Poi però la parabola ha subito una brusca frenata. Prima il tendine rotuleo, poi un fastidio persistente alla schiena, infine un trauma distorsivo alla caviglia con coinvolgimento capsulo-legamentoso. Infortuni che hanno rallentato la crescita del centravanti irlandese e fatto crollare le sue presenze sul campo.
Un 2024 complicato, poi il prestito al West Ham
La stagione scorsa è stata segnata da lunghi stop. A cavallo tra dicembre e gennaio, Ferguson è rimasto ai box per oltre un mese. E nel gennaio 2025, il Brighton ha deciso di cederlo in prestito al West Ham, dove ritrovava Graham Potter, il primo allenatore a lanciarlo tra i professionisti. Ma nemmeno a Londra è riuscito a rilanciarsi: solo otto apparizioni, nessun gol, qualche spezzone e un’ulteriore ricaduta fisica.
Nonostante questo, la Roma ha scelto di scommettere su di lui. Una scelta ponderata, supportata dai report medici e dalla convinzione che Ferguson possa ancora esplodere. A Trigoria lo seguivano da tempo, in particolare il direttore sportivo Ricky Massara, che ne apprezza le qualità tecniche e la compatibilità con l’impianto offensivo di Gasperini.
Investimento sul potenziale: la Roma ci crede
L’operazione è costruita con intelligenza: un prestito con diritto di riscatto, una formula che limita i rischi e valorizza le prospettive. Ferguson arriva per giocarsi le sue carte, in un contesto tecnico dove potrà lavorare con calma, ma con aspettative alte.
In un reparto che conta già su Dovbyk, il giovane irlandese rappresenta una scommessa sul futuro, da inserire gradualmente ma con fiducia. Il percorso sarà lungo, forse non immediato, ma il talento – quello vero – è rimasto intatto. Ora tocca a Gasperini provare a riaccenderlo.