Uno sguardo alle scelte ed alle dinamiche che interessano un direttore sportivo all’interno di un club. Di questo e di tanto altro ha parlato Florent Ghisolfi in un’intervista concessa a Sky Sport Insider, a partire da quello che è stata la sua volontà di intraprendere questo lavoro.
Queste le sue parole: “Ho sempre voluto fare il direttore sportivo, anche quando ero calciatore. Prima di arrivarci ho avuto esperienze da assistente e allenatore, fondamentali per comprendere meglio il lavoro dello staff e le esigenze di squadra e tecnico. Il ds oggi è un coordinatore. Deve bilanciare giocatori, staff, dirigenti e media, creando un ambiente ideale per tutti. È un lavoro i cui frutti si vedono nel tempo. A Lens e Nizza abbiamo costruito progetti solidi che hanno portato entrambi i club in Champions League, ed è questo il mio miglior biglietto da visita”.
Riguardo la scelta dei giocatori: “La mentalità è fondamentale nella scelta: devono rispecchiare i valori della squadra. La Roma ha un’identità diversa da club come Juve, Milan o PSG, quindi valutiamo con attenzione sia la personalità dei giocatori che le richieste dell’allenatore. La scorsa estate volevamo una squadra più giovane e fisica, ma per costruire bene serve una struttura solida. Quando sono arrivato, il reparto scouting era azzerato, ora abbiamo un’organizzazione efficace”.
Ghisolfi: “Daremo il massimo, abbiamo creato una famiglia”
Ghisolfi ha poi continuato esprimendo sul tema delle ambizioni: “Non ci poniamo questa domanda perché sappiamo da dove veniamo. Abbiamo attraversato la tempesta e ora siamo concentrati, senza intenzione di mollare. Vogliamo dare il massimo e vedere dove arriveremo. Non possiamo porci limiti né avere paura. Oggi abbiamo creato una famiglia, un gruppo unito in cui tutti danno il massimo per la squadra“.
Su uno degli acquisti estivi più azzeccati come Koné: “La scelta di Manu è stata collettiva: io, l’allora allenatore De Rossi e il suo staff eravamo convinti delle sue qualità fisiche, tecniche e mentali. Sappiamo quanto sia difficile ambientarsi alla Roma, ma lui ha il carattere per imporsi rapidamente. È un esempio del tipo di acquisti che vogliamo: giocatori che aiutino la squadra a crescere. Il merito è suo, si è integrato subito e ha avuto un impatto immediato. Sono orgoglioso di lui e soddisfatto per il club”.
Ghisolfi: “Pisilli rappresenta l’identità della nostra squadra”
Il direttore sportivo giallorosso si è espresso su Pisilli, che resta una risorsa della Roma: “Esattamente, come avevo detto, volevamo ringiovanire la squadra e abbiamo parlato di Manu e ora anche di Pisilli. Ha una grande mentalità, vuole sempre dare tutto per il club, la squadra e i tifosi. Pisilli rappresenta l’identità che cerchiamo nella nostra squadra. È un ragazzo fantastico e devo complimentarmi con i suoi genitori per l’educazione che gli hanno dato”.
Ghisolfi ha concluso parlando dell’arrivo di Ranieri: “Eravamo in una situazione difficile e la scelta di Ranieri è stata fondamentale per il club. In quel momento avevamo bisogno di una guida e lui ha portato calma, serenità e una forza tranquilla. Conosce molto bene la Roma e la città e lavorare con lui è un’esperienza fantastica, soprattutto dal punto di vista umano. Nonostante la pressione, mantiene sempre il sorriso. È la sua ultima sfida alla Roma e ha il sogno di portare i club a grandi traguardi”.