È arrivato un pareggio dolce-amaro a chiudere un 2024 decisamente travagliato per la Roma, che da San Siro esce con sensazioni buone circa la prestazione offerta ma anche il rammarico di non aver porto a casa una partita che ha offerto le occasioni per farlo. Per quanto la chiamata alle armi di Ranieri abbia messo una piccola ma decisiva toppa, il bilancio di questa stagione non può che essere negativo, complice un 10° posto in Serie A, con appena 20 punti in 18 gare, ed una qualificazione al prossimo turno di Europa League ancora da ottenere.
A pagare sono stati i primi due allenatori, De Rossi e Juric, una Lina Souloukou che ha portato solo zizzania in quel di Trigoria, e forse anche qualcun altro: oltre a molti giocatori, sotto esame c’è anche la posizione id Florent Ghisolfi, che vede il posto vacillare non poco. Come spiegato dal giornalista Gianluigi Longari, di Sportitalia, i Friedkin non sono soddisfatti dei risultati della squadra fin qui, come di un mercato estivo, vera responsabilità del direttore sportivo, decisamente negativo.
Le uniche vere note positive, Koné e Saelemaekers, sono i due giocatori che De Rossi ha segnalato con vigore, e che mai sarebbero stati scelti dal dirigente ex Rennes. Al contrario i vari Le Fée, Soulé, Dahl, Abdulhamid e Dovbyk sono tutte scommesse di Ghisolfi che, chi più chi meno, non stanno rispettando le aspettative, anche in considerazione delle cifre spese. Il mercato di gennaio diventa decisivo per lui, in un mese che rischia di essergli fatale qualora non dovesse regalare a Ranieri ciò di cui ha bisogno.
E il CEO?
Una rivoluzione voluta dai Friedkin, dopo i fatti riguardanti De Rossi e Juric, ancora in corso dunque, che potrebbe andare a toccare tutte le posizioni più importanti all’interno del club. È noto che servirà un nuovo allenatore per la prossima stagione, con Ranieri che vorrebbe portare Ancelotti come suo successore, senza scordare un CEO ancora vacante dalle parti della capitale. Sarà poi da capire se ci sarà ancora Ghisolfi a far parte della Roma del futuro, con il francese che, benché intento ad integrarsi nella realtà giallorossa, rischia di pagare tante scelte estive rivedibili.