Dopo più di un mese, la Roma ha ritrovato il successo in campionato, superando all’Olimpico per 4-1 il Lecce di Giampaolo. Il risultato ha permesso alla squadra giallorossa di allontanarsi dalla zona retrocessione e di guardare con piò ottimismo ai prossimi impegni. Ai microfoni di Diretta.it, Francesco Graziani ha commentato l’attuale momento della squadra guidata da Claudio Ranieri.
Graziani: “Avrei ripreso De Rossi”
A Graziani è stato chiesto se crede che Ranieri riuscirà a mettere tutti d’accordo: “Se arrivano i risultati sì, altrimenti ci va di mezzo anche Ranieri, il calcio è fatto dei risultati. Adesso la Roma ha un’opportunità importante perché gioca degli scontri salvezza. Perché oggi la Roma gioca per non retrocedere, la posizione in classifica è quella che è, in piena zona retrocessione. Dopo la partita con il Lecce va a Como in un altro scontro salvezza e, successivamente, ha il Parma in casa che è un altro scontro salvezza. Se fa sei punti in queste partite fa un salto di classifica, ma se ne fa meno e la situazione rimane esattamente quella attuale vorrà dire che anche la cura Ranieri non ha funzionato“.
Sulla scelta di affidarsi a un traghettatore fino a fine stagione: “Assolutamente è stata una scelta giusta. In realtà, io avrei ripreso De Rossi, ma non c’è persona migliore di Ranieri per poter gestire la società e la squadra. Che idea mi sono fatto sull’esonero di De Rossi? Sono stati molto precipitosi, una società di dilettanti perché tu non puoi rinnovare il contratto a un allenatore tre mesi prima per tre anni e poi, dopo quattro partite che sono nate male, lo mandi a casa. È un controsenso, però i soldi sono loro, facciano come gli pare, ma li stanno regalando. In questo momento, il vero problema della Roma, più della situazione di classifica, è che non c’è società. Friedkin, padre e figlio, non si sa dove siano e abbiamo un direttore sportivo che parla solo francese e ogni tanto accenna qualcosa in italiano. Peggio di così la cosa non poteva andare“.
Graziani: “Tanta paura per Bove”
Graziani è tornato anche sul malore di Bove: “Ho provato tanta commozione, tanta paura, mi sono ritornate in mente anche le immagini che ho vissuto con Giancarlo Antognoni. Io ero in campo in quel momento e, quindi, ho rivissuto un incubo. Per fortuna adesso le notizie sulla salute del ragazzo sono buone: è fuori pericolo di vita e questo è già il miracolo più bello. Poi, da quello che si dice, dovranno mettergli un defibrillatore e, se sarà così, lui in Italia non potrà più giocare al calcio“.